L'ombra di un omicidio di stampo
razzista scuote l'estate della Francia. A tre giorni
dall'aggressione mortale, nei pressi di Rouen, di Mamoudou
Barry, un trentunenne ricercatore universitario originario della
Guinea, il procuratore della cittadina, Pascal Prache, ha
annunciato l'apertura di un fascicolo giudiziario, con
l'aggravante del movente razzista. Fermato per l'aggressione,
presso il suo domicilio, il principale sospetto Damien A.,
identificato grazie alle immagini della videosorveglianza. Noto
per i suoi problemi psichiatrici, il ventinovenne è stato
fermato e poi ricoverato, in un secondo tempo, per esami medici
complementari. I fatti sono avvenuti sabato scorso, poco prima
dell'inizio della finalissima di Coppa d'Africa tra Algeria e
Senegal. Secondo fonti citate da Le Parisien, Damien A. - un
cittadino francese di origini turche - avrebbe apostrofato
Mamoudou Barry e la moglie incontrandoli in strada, all'altezza
di una fermata del bus, con frasi razziste.
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