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Nuovo peggioramento delle condizioni di Ratko Mladic

Nuovo peggioramento delle condizioni di Ratko Mladic

Lo sostiene il figlio. Il generale sconta l'ergastolo all'Aja

BELGRADO, 06 maggio 2024, 16:02

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

Sono nuovamente peggiorate le condizioni di salute di Ratko Mladic, il generale ex capo militare dei serbi di Bosnia detenuto nel carcere del Tribunale dell'Aja, dove sta scontando la condanna all'ergastolo per crimini di guerra e contro l'umanità. A riferirlo è stato oggi il figlio Darko, che insieme ai legali del generale ha chiesto l'urgente rilascio del padre in modo che possa essere curato a dovere in Serbia.
    In dichiarazioni alla radio della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, Darko Mladic ha detto che circa due settimane fa il padre ha accusato una crisi seria non meglio precisata ed è stato condotto in ospedale. "Più tardi, solo dopo alcuni giorni, abbiamo saputo che il suo stato di salute è molto serio e che si sta riprendendo a fatica", ha spiegato Darko, le cui dichiarazioni sono state riprese dai media a Belgrado. "Siamo molto preoccupati - ha aggiunto - anche per il fatto che non abbiamo ricevuto alcuna indicazione concreta su quello che è realmente successo e sul suo effettivo stato di salute. Sappiamo soltanto che non può alzarsi dal letto, che parla a fatica".
    E' evidente, a suo dire, che suo padre ha bisogno di cure specifiche e specialistiche che all'Aja dove si trova non può ricevere. Per Darko Mladic, i servizi sanitari del Tribunale dell'Aja nascondono cartelle clicniche e risultati delle analisi, "e non è la prima volta". "Per questo ci siamo rivolti al Tribunale chiedendo il trasferimento di mio padre in Serbia affinchè possa ricevere le cure necessarie che evidentemente lì non può più ottenere".
    Lo stato di salute di Ratko Mladic, che ha 82 anni, è precario da tempo, e a più riprese ha accusato crisi e seri problemi compresi ictus cerebrali, cardiopatie, difficoltà respiratorie, subendo anche interventi chirurgici, l'ultimo l'8 gennaio scorso quando in Olanda gli è stato impiantato un pacemaker. In febbraio un team di specialisti serbo-bosniaci era stato autorizzato a visitarlo all'Aja. Mladic è detenuto dal giugno 2011 a Scheveningen, il penitenziario del Tribunale dell'Aja alle porte della città olandese dove sconta la condanna all'ergastolo inflittagli nel 2017 e confermata in appello nel 2021. Le accuse a suo carico riguardano in particolare l'assedio di Sarajevo e il genocidio di Srebrenica, la cittadina nell'est della Bosnia-Erzegovina dove nel luglio 1995 oltre 8 mila civili bosniaci musulmani furono massacrati dalle truppe serbo-bosniache al comando del generale Mladic.
   

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