Secondo il ministro del
Commercio, Ankara è impegnata in "negoziati tecnici riguardo ad
alternative per assicurare che i nostri fratelli e sorelle
palestinesi non siano colpiti" dalla decisione della Turchia.
Ieri, il ministero del Commercio turco aveva fatto sapere, con
un comunicato, che la scelta di fermare le importazioni e le
esportazioni da e verso Israele non sarà revocata "fino a quando
il governo israeliano non autorizzerà un flusso ininterrotto di
aiuti umanitari a Gaza".
Le relazioni commerciali tra Turchia ed Israele si erano ridotte
dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la guerra a Gaza ma non
erano mai state completamente interrotte prima della decisione
presa ieri. Nelle scorse settimane, Ankara aveva imposto
restrizioni sulle esportazioni verso Israele per 54 prodotti
turchi.
Secondo l'istituto di statistica nazionale Tuik, le relazioni
commerciali con Israele lo scorso anno hanno toccato i 6,8
miliardi di dollari, con il 76% dell'interscambio rappresentato
da esportazioni di prodotti di Ankara verso Tel Aviv.
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