"La conferma della riapertura dei
termini del ravvedimento operoso speciale previsto dalla Legge
di Bilancio 2023 ", come risulta dalla bozza del decreto
approvato dal Consiglio dei ministri di due giorni fa, "è
particolarmente apprezzabile, perché consentirà ai contribuenti
di regolarizzare le violazioni tributarie diverse dagli omessi
versamenti e dalle omesse dichiarazioni, anche per anni
precedenti al 2022". Parola del presidente del Consiglio
nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, che riferisce
come "la regolarizzazione delle annualità 2021 e precedenti era
rimasta esclusa dalla legge di conversione del Milleproroghe di
febbraio scorso che ha esteso il ravvedimento speciale alle
violazioni commesse nell'anno 2022".
"Per rimuovere l'anomalia - prosegue - il Consiglio nazionale si
è prontamente attivato con il ministero dell'Economia", e
positiva è "la proroga al 31 maggio del termine, in scadenza a
fine mese, per la rimozione delle violazioni e per il pagamento
di quanto dovuto".
Secondo il tesoriere nazionale con delega alla fiscalità
Salvatore Regalbuto, "per quanto attiene al pacchetto di norme
relative ai bonus edilizi è opportuna una riflessione
soprattutto sul blocco della remissione in bonis. La bozza di
cui si è presa visione, infatti, inibisce l'accesso all'istituto
anche a coloro che avranno regolarmente presentato la
comunicazione per l'esercizio dell'opzione per lo sconto in
fattura o la cessione del credito entro il prossimo 4 aprile e
ciò appare eccessivamente limitante nei casi in cui dovesse
rendersi necessaria la correzione di errori sostanziali.
Inoltre, il decreto, va ad incidere sulle principali ipotesi
residuali in cui la cessione/sconto era ancora possibile, ovvero
per gli interventi posti in essere da enti del terzo settore e
per gli immobili danneggiati da eventi sismici, ipotesi limitate
nel numero che, anche per i contesti sociali cui si riferiscono,
meriterebbero un'attenzione particolare, tenuto conto anche
dell'opportuna introduzione di misure volte al monitoraggio
preventivo del valore degli interventi che potrebbero consentire
un'adeguata programmazione anche sul fronte delle risorse
pubbliche da impiegare", termina la nota dei professionisti.
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