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Responsabilità editoriale di Advisor
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Chiuso il primo semestre con ricavi e utili in crescita il gruppo Gibus punta a svilupparsi ulteriormente in Italia e all'estero, anche tramite acquisizioni. I primi sei mesi del 2019, per l'azienda padovana specializzata nell'outdoor di alta gamma, hanno visto un giro d'affari in aumento del 19% a 22,1 milioni di euro rispetto ai 18,6 milioni del primo semestre dello scorso anno, il margine operativo lordo migliorare a 3,6 milioni di euro (+20,1%) e un utile netto di 2,1 milioni di euro (+24,4%). A sostenere i ricavi è stato il segmento lusso high end, in particolare le Pergole Bioclimatiche e le Zip Screeen, che ora rappresentano il 38% dei ricavi, rispetto al 33% nel primo semestre 2018.
"L'estero cresce del 30% e rappresenta una quota sempre più importante (il 34% dei ricavi, ndr) grazie al successo delle iniziative intraprese nel 2018 per presidiare i principali mercati europei. Questi risultati evidenziano la capacità del gruppo di generare valore sostenibile, finanziario e industriale per tutti i suoi azionisti e l'esecuzione efficace delle linee strategiche. Gibus è oggi sempre di più un gruppo internazionale che rappresenta un'eccellenza in ambito tecnologico e di design che ci consente di affrontare con successo le sfide competitive del settore dell'outdoor design di alta gamma" spiega Gianfranco Bellin (nella foto), presidente e a.d. di Gibus.
Ma a spingere il fatturato del gruppo veneto non è solo l'export. I primi sei mesi registrano performance positive anche per le vendite in Italia, con ricavi pari a 14,6 milioni (+13,7%). Il segreto, dentro e fuori i confini, è il network di Gibus Atelier, una rete di rivenditori autorizzati di prodotti a brand Gibus in esclusiva per il settore outdoor, che rappresentano un unicum nel panorama competitivo europeo e costituisce le solide basi della crescita del gruppo: i ricavi generati dalla rete, infatti, rappresentano oltre la metà di quelli del gruppo e alla fine del primo semestre risultano pari a 16,8 milioni di euro in crescita del 21,2% rispetto al risultato di un anno fa, con performance a doppia cifra in Italia e all'estero.
Gibus punta molto sul canale di vendita diretto: nei primi sei mesi il numero di affiliati è aumentato a 388 punti vendita da 346 di fine 2018, di cui 118 all'estero e 270 in Italia. "Contiamo di aprire nuovi punti e di arrivare a breve al target del piano industriale che prevede 300 punti vendita in Italia" aggiunge Bellin. Quanto ai prossimi obiettivi, il presidente prevede per la fine dell'anno un'ulteriore crescita in Italia e "una importante espansione all'estero nelle aree in cui il gruppo è già presente, come i paesi DACH, Francia e Benelux".
"L'obiettivo nei prossimi anni - prosegue - è rafforzare la nostra presenza anche nel Far East e in Australia dove c'è forte richiesta per le nostre soluzioni, anche se il focus principale resta l'area euro dove vediamo ancora forti potenzialità in termini di sviluppo" prosegue l'a.d. che non esclude per i prossimi mesi possibili acquisizioni. "Oltre alla crescita interna, non escludiamo acquisizioni strategiche, all'estero per consolidarci in quei paesi in cui siamo già presenti, o con aziende che abbiano una expertise tale da permetterci di ampliare ulteriormente la nostra gamma di prodotti e soluzioni" conclude Bellin.
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