Le Borse europee, già deboli,
seguono l'avvio in calo di Wall Street. I listini indietreggiano
con il venire meno delle aspettative di politiche meno
aggressive da parte delle banche centrali sui tassi di fronte ai
segnali di recessione.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede
un punto percentuale con vendite diffuse dall'immobiliare ai
finanziari fino alle tlc. Milano con il Ftse Mib cede l'1,7% a
21.316 punti. Francoforte perde l'1,22%, Parigi lo 0,96% e
Londra lo 0,63 per cento.
Tiene l'energia con il gas le cui quotazioni oscillano
frequentemente mentre la Commissione europea è al lavoro su due
tipi price cap: uno sul gas utilizzato per generare elettricità
e l'altro sugli scambi all'interno dell'Europa. I Ttf ad
Amsterdam sono sopra i 167 euro (+3%).
Il petrolio sale di oltre l'1% tanto per il wti (87 dollari
al barile) e il brent (oltre 92 dollari al barile) mentre l'
Opec+ propone il taglio di produzione di 2 milioni di barili.
Resta poi la tensione sui titoli di Stato con lo spread tra Btp
e Bund che si allarga a 242 punti e il rendimento del decennale
italiano è al 4,4%. Sul fronte dei cambi il dollaro si
apprezza sull'euro con la moneta unica che scambia a 0,987 sul
biglietto verde.
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