Non il covid-19, non il
distanziamento e nemmeno le mascherine - che fanno la loro
comparsa sul palco a inizio concerto sul brano simbolo di
resistenza A bocca chiusa - fermano la musica di Daniele
Silvestri. Il cantautore romano è uno degli artisti che ha
deciso, nonostante tutto, di andare avanti, di fare "la cosa
giusta", come il titolo del tour messo su in un mese, e di
tornare a fare musica dal vivo in questa estate rimasta orfana
dei grandi eventi. Come Diodato, come Max Gazzè, come Alex
Britti, tutti nella scuderia OTR.
Silvestri, con la sua band al completo, ha fatto tappa a
Roma, con 3 concerti alla Cavea dell'Auditorium Parco della
Musica, per la rassegna Auditorium Reloaded. Un tuffo nella sua
storia, con una scaletta costruita per recuperare anche pezzi
mai fatti durante i 25 anni di live o abbandonati da tempo.
"E' il momento in cui riassaporiamo alcune libertà che davamo
per scontate, questa riconquista ci è sembrata la cosa giusta ed
è stata una scommessa farlo, un vanto. Ma senza di voi non
esisterebbe niente di tutto questo - dice il cantautore
rivolgendosi al pubblico -. Grazie".
Quasi tre ore di live, con una scaletta "che è un canovaccio,
ma qualche scherzo ai miei musicisti lo faccio", e lo fa davvero
cogliendoli di sorpresa, avverte Silvestri che con La Bomba,
ricorda la ricorrenza dei 40 anni della strage di Bologna del 2
agosto 1980. "A Bologna e ai suoi dolori. Peggio delle stragi in
questo Paese c'è la mancanza di verità". Come quella ancora
tutta da definire per la morte di Paolo Borsellino, al quale è
dedicata L'appello, con le agende rosse sventolate con orgoglio
in platea.
Ma c'è anche spazio per la leggerezza con Gino e l'Alfetta,
La Paranza, Salirò, la liberatoria Testardo, che chiudono il
live. Un'assenza però più delle altre. "Per i sostenitori di
Cohiba sappiate che non ci sarà in questo tour, non riesco ad
immaginarla senza assembramenti sotto e sul palco, la terremo da
parte per quando potremo tornare ad abbracciarci".
Ancora una replica all'Auditorium, poi il 6 agosto Grado
(Go); il 7 Treviso; il 9 Berchidda (Ss); il 10 Cabras (Or); il
13 Norcia (Pg); il 22 Fasano (Br); il 25 Arezzo; il 29 Taormina;
4 settembre Cattolica (Rn); 5 settembre Brescia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA