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Boselli, la Cina è sempre più vicina all'Italia

Boselli, la Cina è sempre più vicina all'Italia

Mercato cinese offre ancora molte possibilità al made in Italy

ROMA, 14 luglio 2020, 11:44

Redazione ANSA

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"La Cina è sempre più vicina all'Italia" parola del cavaliere del Lavoro Mario Boselli, imprenditore tessile, presidente dell'Istituto Italo-Cinese, ex numero uno della Camera Nazionale della Moda Italiana dal 1999 al 2015, di cui ora è presidente onorario. "Il mercato cinese - spiega Boselli - offre sempre maggiori opportunità per le aziende italiane. Nel quadro dell'economia internazionale che risente degli effetti della pandemia e degli attacchi che gli Stati Uniti rivolgono alla Cina, c'è una sola certezza: solo la solidarietà tra stati nell'affrontare i problemi globali potrà cambiare il volto della crisi e dare vita a nuovi scenari commerciali".
    Mario Boselli, lo scorso 23 aprile, è stato scelto nominato presidente della Fondazione Italia Cina, l'organizzazione creata da Cesare Romiti per promuovere gli scambi economici, culturali e politici tra i due Paesi. "Al netto degli avvertimenti americani - sostiene Boselli - che da tempo rimarcano come la Cina voglia sfruttare la crisi economica per il suo tornaconto e che hanno il limite di rendere il quadro di riferimento incerto e capace di condizionare negativamente i comportamenti delle aziende, sarebbe opportuno smorzare sul nascere il sentimento anticinese che sta attecchendo anche in Europa. L'economia cinese è cambiata negli ultimi anni modificando uno scenario, produttivo e sociale, che da anarchico si è fatto pressoché identico a quello occidentale. Ne è conseguito anche un miglioramento del tenore di vita dei suoi abitanti che ha fatto sì che oggi, potenzialmente, ci siano 400 milioni di nuovi consumatori. Questo anche nei tempi attuali del post pandemia in cui la ripresa dei consumi c'è stata (ad aprile l'aumento delle vendite è stato del +400%) tanto che il bacino orientale si candida ad essere perfetto per accogliere le aziende italiane e fare da traino per l'economia del Belpaese. Dobbiamo affidarci all'accordo appena firmato tra Cina e Italia, la cosiddetta Via della Seta, che se non ha mancato di suscitare perplessità in alcuni Paesi, nasconde molte opportunità".
   

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