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Nadia Terranova, 'censurato anche un mio monologo per Rai3'

Nadia Terranova, 'censurato anche un mio monologo per Rai3'

In un'intervista a Il Manifesto. Il testo sul profilo Facebook

ROMA, 22 aprile 2024, 14:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima dell'esplosione del caso Antonio Scurati, anche un monologo della scrittrice Nadia Terranova sui pestaggi della polizia sugli studenti in corteo lo scorso marzo a Pisa, che doveva andare in onda a 'Che sarà', è stato censurato dalla Rai. A denunciarlo è la stessa scrittrice: "La redazione mi aveva invitata a scrivere un monologo, che io stessa avrei dovuto leggere. L'ho fatto, ma il testo non è stato reputato adatto alla puntata" ha raccontato in un'intervista a Il Manifesto, spiegando: "sono rimasta abbastanza stupita quando mi è stato chiesto di cambiare il mio monologo".
    Il rifiuto del testo di Terranova non ha fatto discutere come la cancellazione del discorso per il 25 aprile di Scurati, che sarebbe dovuto andare in onda sabato 20 aprile nel programma di Serena Bortone, sul quale è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. "Evidentemente - dice la scrittrice nell'intervista - ci sono dei temi di cui è meglio non parlare. Io l'ho sperimentato con il mio monologo sulle cariche agli studenti di Pisa, ma come vediamo non è l'unico caso". Terranova ricorda anche la querela al filologo Luciano Canfora e sottolinea: "A me sembra che quasi ci si aspetti una forma di autocensura. Quando ho raccontato questa vicenda alle persone che conosco mi è stato detto: be', ma che ti aspettavi?". "Come se si desse per scontato che si possa essere scomodi ma solo fino a un certo punto. Ecco, per paradosso, quasi preferisco chi è dichiaratamente servile a chi accetta di essere scomodo ma solo un po'".
    La scrittrice ha deciso infine di postare "per chi me lo sta chiedendo" l'intero testo del monologo sulle parole della Hybris che le era stato commissionato e che poi 'Che sarà' aveva rifiutato", come spiega sul suo profilo Facebook.
    Ecco il testo: "Adesso narrerò un apologo ai giudici. Uno sparviero, dopo aver ghermito un piccolo usignolo variopinto, lo trascinò in alto fra le nubi, e quello, trafitto dagli artigli ricurvi, piangeva di dolore. Allora lo sparviero gli disse: "Infelice, di che ti lamenti? Sei preda di uno più forte di te; dove ti porto io, tu andrai, anche se canti; ti divorerò o ti libererò a mio piacere. Stolto è chi combatte i più forti: non riporterà alcuna vittoria e, oltre al danno, dovrà subire la beffa. L'apologo dello sparviero e dell'usignolo è la prima favola della storia della letteratura occidentale. Si trova nelle Opere e i giorni di Esiodo ed è curioso che la favola sia anche una delle prime riflessioni della nostra civiltà sulla Hybris, la tracotanza, che tanta parte avrà nel mondo classico.
    Il potere, si evince dalle parole di Esiodo, è innanzitutto un potere fisico: il più forte, il più grosso, colui che ha più armi - in questo caso, gli artigli - tiene in scacco in più debole".
    "Partendo da qui, da una storia per bambini, la Hybris diventò nel mondo classico la più disdicevole delle violazioni: abusare di una carica, agire dentro un dislivello politico era un peccato disonorevole, la rivelazione dell'incapacità di essere all'altezza del proprio ruolo. Il dovere dell'uomo che governa, proprio in virtù della propria carica divina, è ergersi al di sopra degli istinti e delle passioni proprie del piano umano. Nella Politica, Aristotele elenca i comportamenti che i tiranni devono evitare per non cadere nella Hybris, e ne individua due in particolare: percuotere i sudditi e abusare della loro giovinezza".
    "Monica, madre di uno dei ragazzi colpiti durante la manifestazione in difesa della Palestina a Pisa, ha risposto ai giornalisti che chiedevano se avrebbe accettato delle scuse. È con le sue parole che voglio concludere. 'A me delle scuse importa fino a un certo punto. Voglio che queste cose non succedano più. Un'amica di mio figlio è rimasta in osservazione per un trauma cranico, un altro è stato colpito all'addome e aveva sangue nelle urine, si temeva un'emorragia interna. Stiamo parlando di ragazzini, li hanno curati in pediatria'" sottolinea Terranova che è stata nella cinquina del Premio Strega 2019 con Addio Fantasmi e vincitrice con Mara Cerri dello Strega Ragazze e Ragazzi nel 2022, nella categoria 8+, con 'Il segreto' (Mondadori Ragazzi).
   

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