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Germano 'per Luchetti sono un prof fragile e ambiguo'

Germano 'per Luchetti sono un prof fragile e ambiguo'

In sala Confidenza da Starnone con Rosellini, Puccini e Ferrari

ROMA, 17 aprile 2024, 18:57

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Se Daniele Luchetti voleva con il suo ultimo film, Confidenza, suscitare un dibattito c'è sicuramente riuscito. Lo dimostrano le mille interpretazioni quasi tutte legittime emerse durante la conferenza stampa di stamani, di questo film tratto dal romanzo omonimo di Domenico Starnone (edito da Einaudi) e in sala dal 24 aprile con Vision Distribution.
    E proprio all'incontro lo dice lo stesso regista: "Non mi è mai piaciuto accompagnare gli spettatori per mano, amo al contrario uno spettatore attivo".
    Questa la storia che si potrebbe definire uno psico-thriller pieno di zone oscure. Siamo negli anni Ottanta, qui Pietro Vella (uno straordinario Elio Germano) è un professore d'italiano di liceo, ma anche uomo indeciso, fragile e ambizioso allo stesso tempo, che si ritrova innamorato di Teresa (Federica Rosellini), una sua talentosa studentessa che diventa poi in America una famosa matematica.
    Un legame tra Pietro e Teresa molto ambiguo che sembra non morire mai, anche quando il primo si sposa con una collega, Nadia Labaro (Vittoria Puccini), con la quale ha una figlia, Emma (da adulta Pilar Fogliati). E non si rompe neppure con l'ingresso nella vita di Pietro di Tilde (Isabella Ferrari), un'editrice legata alla politica che lo ha reso famoso e più ricco grazie a un libro in cui il professore spiega la sua personalissima "pedagogia dell'affetto".
    Ma cosa mai lega Pietro e Teresa? Tante cose dette e non dette, chiare ed oscure e anche il fatto che si sono scambiati nel passato un segreto indicibile, una confidenza (da qui il titolo) che ha reso il loro rapporto unico e irripetibile. Le musiche sono di Tom Yorke.
    "È un film che ha a che fare con le maschere del quotidiano e che prevede un percorso interiore come un romanzo ottocentesco russo, ma c'è anche Pirandello e la scomposizione dell'io. È il caso del mio personaggio che a volte si sente un impostore", dice Elio Germano.
    E ancora l'attore: "Pietro è uno che ama controllare le situazioni e con Teresa ha difficoltà nonostante sia stata sua alunna e sia anche più piccola. In questo senso è un uomo che paura di se stesso, paura di non riuscire a controllare le cose".
    "Il mio habitat naturale è il teatro, ho fatto solo un film con Valentina Pedicini (Dove cadono le ombre) - dice la Rosellini -, mi sono innamorata di questo personaggio per la sua intelligenza proteiforme e per il fatto che è donna selvatica e anti borghese".
    Sottolinea invece Vittoria Puccini: "Che dire di un personaggio come il mio che si auto definisce 'un uovo di Pasqua senza sorprese'? Questa è l'autostima che ha Nadia. Certo vuol fare uno scatto sociale, ma capisce anche che non lo può fare e punta così sul marito".
    Il mio personaggio di editrice, dice Isabella Ferrari: "È una donna risolta che vede in Pietro un uomo piccolo, forse è l'unica che riesce a smascherarlo".
    Infine ancora Daniele Luchetti sugli aspetti onirici presenti in Confidenza: "Sembra sia chiaro che spesso questo film si muova in una zona ambigua che non si sa bene se sia verità o finzione".
    Presentato in concorso all'IFFR - International Film Festival Rotterdam nella sezione "Big Screen", Confidenza è una produzione Indiana Production e Vision Distribution, società del gruppo Sky, in collaborazione con Sky, in collaborazione con Netflix. 
   

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