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'Scompartimento n.6' l'anti-glamour in corsa per Oscar

'Scompartimento n.6' l'anti-glamour in corsa per Oscar

Da Kousmanen un road-movie artico e poetico

ROMA, 22 novembre 2021, 13:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Immaginate due protagonisti anti-glamour, anti-Ferragnez, metteteli poi in uno scompartimento fetido e poco luminoso di un treno e immaginate anche che la donna è un intellettuale omosessuale che studia i petroglifi e, l'altro, un minatore rozzo e ubriaco che appena la vede le chiede se 'la vende', immaginate cosa.
    Questo il parterre di SCOMPARTIMENTO N.6 del regista finlandese Juho Kuosmanen, in corsa per gli Oscar, già gran premio della Giuria Festival di Cannes e in sala con Bim dal 2 dicembre.
    Adattamento del romanzo di Rosa Liksom, vincitore del premio Finlandia 2011 pubblicato in Italia da Iperborea nel 2014, lo scompartimento del titolo è quello di un treno della Transiberiana diretto a Ulan Bator negli anni '80.
    Qui si incontrano i due sconosciuti, Laura (Seidi Haarlem) studentessa finlandese omosessuale e Ljoha (Yuriy Borisov) minatore sovietico.
    L'impatto tra i due in questo scompartimento, che rifiuterebbe qualsiasi selfie ed Instagram, è all'incirca così. Lui addenta salsicce e beve vodka ed è pieno di volgarità, mentre lei pensa solo a come trovare un'alternativa per non passare la notte in quel vagone gestito, tra l'altro, da personale poco gradevolmente sovietico.
    Un viaggio in treno per questi due pieno di tappe con lunghe pause, dove Laura e Ljoha impareranno a conoscersi, a bere insieme e, infine, anche a confidarsi. Ljoha però va detto è uno che si muove bene: sa rubare un'auto in un attimo e portare, tra mille ostacoli, Laura in una località proibita durante la stagione invernale dove però si trovano i suoi amati petroglifi (incisioni rupestri scavate nella roccia anche diecimila anni fa).
   

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