Addio a Guy Bedos. L'attore,
comico e sceneggiatore francese è morto all'età di 85 anni. "Era
bello, divertente, libero e coraggioso. Tanto fiero di averlo
avuto come padre", afferma il figlio Nicolas Bedos, anch'egli
attore e regista del recente film La Belle Epoque, annunciando
la scomparsa in un messaggio pubblicato su Instagram. Nato ad
Algeri nel 1934 da una famiglia 'pied noir' di ascendenze
spagnole, Bedos vide la sua carriera decollare negli anni
Sessanta, partendo dal mondo del music-hall. Da attore ha girato
diverse decine di film, tra cui grandi successi popolari
realizzati da Yves Robert come 'Certi piccolissimi peccati' o
'Andremo tutti in paradiso'. L'infanzia algerina di Bedos non fu
facile, con pesanti storie di violenze famigliari, di cui
porterà i lividi tutta la vita. Ridere diventerà dunque una
forma di esorcismo per dimenticare quel periodo. "Sono un
resiliente puro", disse un giorno, Amava citare Kierkegaard:
"L'umorismo è la gentilezza della disperazione". A sette anni,
Bedos verrà dato in affidamento ad una donna da lui ribattezzata
Finouche. Gli insegnerà valori opposti a quelli della madre
violenta e con la foto del Maresciallo Pétain nello zaino:
umanesimo, tolleranza, rispetto altrui. Non la dimenticherà mai
e le dedicherà un libro, le 'Mémoires d'Outre-Mère'.
Trasferitosi a Parigi, a 16 anni, frequenta una scuola di teatro
in rue Blanche, vicino Pigalle. Incontra Jean-Paul Belmondo, "il
mio amico piu' vecchio", Jean-Pierre Marielle, Jean Rochefort e
tanti altri. Rifiuta di arruolarsi per la guerra d'Algeria e
scampa di poco il carcere. Bedos ha sempre rivendicato il suo
impegno in quanto "uomo di sinistra" e difeso diverse cause e
associazioni come la Ligue des droits de l'Homme o Droit au
logement, in lotta per il diritto alla casa. Talvolta si è anche
schierato a sostegno di candidati della gauche come Jean-Luc
Mélenchon nel 2012 o Arnaud Montebourg durante le primarie
socialiste del 2017. Celebri, tra l'altro, le sue 'rassegne
stampa' satiriche sulle personalità politiche della Francia.
Oggi il Paese lo ricorda commosso con un mare di omaggi e
speciali in radio e tv. (ANSA)
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