"Il contributo della lingua
all'identità del Friuli è indissolubile e da lì nasce anche la
motivazione della sua specialità. Nel momento in cui altre
Regioni stanno spingendo sul pedale dell'autonomismo
differenziato, noi dobbiamo essere pronti, per non finire
omogeneizzati alle richieste di queste realtà, per far fare un
salto di qualità alla nostra specialità e ciò può avvenire
difendendo quei valori che il professore ha sempre sostenuto in
modo intransigente. Perciò il Consiglio regionale non può che
essere lieto di dare il proprio patrocinio ad appuntamenti come
quello in ricordo di Gianfranco D'Aronco, uno dei più convinti e
instancabili padri del nostro autonomismo". Lo ha detto il
presidente dell'Assemblea legislativa Fvg, Piero Mauro Zanin,
alla presentazione dell'opera postuma del noto intellettuale e
accademico udinese.
Autobibliografia degli scritti (1941-2019), questo il titolo, è
stata
organizzata dalla Società filologica friulana nell'ambito degli
appuntamenti della Settimana della cultura friulana e a cui non
è mancata la presenza del figlio di D'Aronco, Antonio.
"Il Friuli segna, nell'organizzazione del potere istituzionale
ma
anche culturale e sociale, un momento di debolezza rispetto ad
altre entità regionali. Chi volesse candidarsi a rappresentare
una nuova classe dirigente che rimetta il Friuli al centro della
Regione, non può che recuperare i valori difesi da D'Aronco
possiamo dire sino in punto di morte, avvenuta il 3 dicembre
2019 all'età di 99 anni, e i suoi scritti fondanti su solide
basi", ha
fatto presente Zanin.
"Si tratta di un momento denso di significati quello di oggi",
ha
poi aggiunto parlando del professore in termini di "monumento
per
essere stato ed essere ancora riferimento morale, culturale ed
etico della nostra comunità. Fu uomo critico quando la Regione
Fvg fu fondata, perché non rappresentava ciò che gli autonomisti
avrebbero voluto. Si trattò di una mediazione che lo lasciò
insoddisfatto e lo portò a scrivere il libro 'Friuli, una
Regione mai nata'. Se nel tempo alcuni risultati sono stati
ottenuti, è stato anche grazie all'impegno assiduo e
instancabile di D'Aronco, con i suoi contributi all'Università
di Udine, alla
Filologica friulana, alla politica locale e regionale".
Zanin ha parlato di "una rinnovata attenzione alla questione
friulana, un'autocoscienza importante e non ultimo il risultato
conseguito di recente con la possibilità data dall'attuazione
della legge 482 che, finalmente, la lingua friulana abbia
trovato dignità di espressione attraverso il mezzo
radiotelevisivo Rai. Non siamo soddisfatti completamente perché
l'obiettivo è avere anche un notiziario in lingua friulana con
tanto di redazione dedicata, ma è un primo passo".
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