Dopo sedici anni di blocco il
personale dirigente della Regione Siciliana può avere il rinnovo
del proprio contratto. Lo ha deciso il governo regionale guidato
da Nello Musumeci, che ha autorizzato l'Aran a riavviare il
percorso di certificazione del Contratto collettivo.
Il nuovo accordo presenta forti elementi di novità, rispetto
alla obsoleta disciplina risalente al 2002. Dal punto di vista
economico, il contratto riconosce esclusivamente l'adeguamento
tabellare in misura identica a quella di tutti i comparti
pubblici (in totale, meno di diecimila euro per ogni dirigente).
Pone, tuttavia, le basi per differenziare sensibilmente, in
futuro, le retribuzioni cosiddette "di posizione" che dovranno
essere ancorate alle effettive responsabilità, con esclusione di
appiattimenti che hanno finora consentito la "fuga" dalle
postazioni più complesse.
Per raggiungere tale risultato, ottenuta la certificazione del
contratto, l'assessore Marco Zambuto ha dato disposizioni al
dipartimento di impartire stringenti direttive all'Aran. Dal
punto di vista giuridico, la disciplina della dirigenza viene
allineata a quella statale e viene introdotto un articolato
codice disciplinare, del tutto mancante nel vecchio contratto:
ben 9 dei circa 70 articoli del contratto disciplinano
puntualmente, per la prima volta, doveri, responsabilità e
sanzioni.
"Il rinnovo del contratto è un atto dovuto e lo abbiamo
compiuto. In un anno abbiamo dato al personale
dell'amministrazione regionale, comparto e dirigenza, quello che
altri governi prima di noi hanno cinicamente negato, pur
trattandosi non di scelte ma di atti imposti dalla legge. - dice
Musumeci - Proprio per questo mi sento legittimato a chiedere di
più ai dipendenti: uno sforzo maggiore, più impegno, più
partecipazione. Il mio giudizio critico è fin troppo noto su una
larga fascia della burocrazia. Spero che tutti adesso vogliano
fare fino in fondo il proprio dovere. Dal canto nostro, abbiamo
già pronto anche il Piano formativo, che aiuterà il personale ad
acquisire nuove abilità e conoscenze. - conclude - Ringrazio
l'assessore Zambuto per l'impegno con cui ha seguito la
definizione delle procedure. Sono convinto che la nuova
disciplina negoziale, assieme alla riorganizzazione delle
strutture dirigenziali voluta dalla Giunta con il taglio di
circa 400 posizioni dirigenziali, possa contribuire ad una
svolta nella gestione della amministrazione regionale"
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