"Lisistrata" di Aristofane torna al Teatro greco di Siracusa:
dal 28 giugno al 6 luglio sarà in scena la commedia che vede
protagoniste le donne di Atene, di Sparta, di Corinto, alleate
per uno sciopero del sesso, massimo ricatto ai mariti che
spendono le loro energie nella guerra. Fino a quando non
firmeranno la pace, nessun letto li accoglierà. La regia è di
Tullio Solenghi, che ha ritagliato per sé anche il ruolo di
Cinesia. "Non amo le attualizzazioni di un testo classico - dice
Solenghi - ma purtroppo la guerra è sempre attuale e Lisistrata
racconta di un'alleanza tra donne di etnie diverse e questa
realtà multietnica io l'ho trasformata in una moltitudine di
dialetti, è divertente. Si parla in siciliano, in napoletano, in
fiorentino spinto".
Ovviamente è stata grande l'intesa con il traduttore, Giulio
Guidorizzi. E' un testo rivoluzionario, considerato il ruolo che
la società greca affidava alle donne. "Ma molto più
rivoluzionario - aggiunge Solenghi - è che prendono l'Acropoli,
la occupano, e si impossessano del tesoro che serviva a
finanziare le guerre".
Le scene e i costumi di Andrea Viotti hanno ricostruito i due
piani che rappresentano l'Acropoli e la piazza di Atene, mentre
l'abbigliamento risente delle contaminazioni dello stile
mediterraneo di tutti i tempi.
A interpretare Lisistrata è Elisabetta Pozzi, attrice di
grande respiro, capace di passare dalla commedia alla tragedia
con grande facilità. Un cameo è riservato a Massimo Lopez,
storico compagno di palcoscenico di Solenghi.
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