L'Italia è il Paese dell'Ue che
concede ormai dal 2011 meno permessi di soggiorno per lavoro,
(circa 14.000 nel 2018), danneggiando le imprese che hanno
bisogno di manodopera, e spingendo invece gli immigrati
economici ad entrare clandestinamente presentandosi come
richiedenti asilo. E' quanto ha affermato Enrico Di Pasquale,
della Fondazione Enrico Maressa, specializzata nell'economia
dell'immigrazione, in una audizione in Commissione Affari
costituzionali della Camera nell'ambito dell'esame della riforma
della legge Bossi-Fini.
La Fondazione ha sottolineato che le attuali politiche non
hanno fatto che aumentare il numero di irregolari che dai
533mila del 2018 è salito ai 670mila del 2019, soprattutto a
causa del primo decreto sicurezza.
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