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In collaborazione con AOU Sassari NEWS
Un incontro per sensibilizzare gli
studenti sulla pericolosità del fumo da sigaretta, non solo
quella classica ma anche quella elettronica. L'Aou di Sassari e
la Lilt Sassari hanno incontrato i ragazzi delle prime, seconde
e terze del Liceo artistico Filippo Figari di Sassari.
Un target determinato perché - lo dicono i dati a
disposizione del ministero della Salute - la percentuale dei
giovani fumatori in Italia è preoccupante, in particolare tra i
minori che hanno fatto la loro prima "tirata" tra i 13 e i 15
anni. L'incontro, che cadeva proprio in occasione della Giornata
mondiale senza tabacco, è stato organizzato dal dirigente
scolastico Mariano Muggianu e dalle docenti Maria Francesca
Anedda e Luisa Urru della Funzione strumentale Area studenti
dell'istituto di via Piazza d'Armi. "Sono circa 1 milione e 200
mila i giovani che fumano in Italia. Ad accendere la loro prima
sigaretta sono, purtroppo, anche i bambini di 10-11 anni - ha
detto la dottoressa Francesca Polo della Pneumologia dell'Aou di
Sassari - e tra i 14 e 17 anni sono già diventati fumatori
abituali. Soltanto una minima parte, appena maggiorenne, ha già
smesso di fumare".
I dati presentati dalla pneumologa non lasciano spazio a
interpretazioni. "In Italia muoiono ogni anno circa 80mila
persone per patologie fumo correlate. Parliamo di malattie
cardiache, respiratorie e neoplasie. L'uso della sigaretta - ha
aggiunto - provoca dipendenza, già da subito, e nelle donne in
gravidanza mette a rischio la salute della futura mamma e dello
stesso nascituro".
La specialista quindi ha rimarcato la necessità di smettere
subito di fumare tutti i tipi di sigarette, classiche ed
elettroniche. "Per contrastare il fumo da sigaretta - ha detto -
nella nostra azienda è attivo un Centro antifumo che da anni
segue quanti hanno deciso di intraprendere un percorso di
disassuefazione".
Non sono mancate le domande dei numerosi ragazzi presenti
nell'aula magna dello storico istituto: come faccio a smettere,
quali medicine si possono assumere, quali le patologie più
diffuse. Nel rispondere ai ragazzi la dottoressa Polo ha fatto
cenno alle patologie attribuibili al fumo: cancro al polmone,
alla vescica, all'esofago e alla laringe; quindi la Bpco, la
cardiopatia ischemica, l'ictus e l'aneurisma aortico. Quindi ha
ricordato i farmaci utilizzati per aiutare a smettere di fumare,
le linee guida per promuovere la disassuefazione da fumo e la
legge contro il fumo del 2005 che vieta, appunto, il fumo sul
posto di lavoro e nei luoghi pubblici.
In collaborazione con AOU Sassari NEWS
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