Nel 2019 la superficie della
Sardegna invasa dalle cavallette è stata di circa 2mila ettari,
nel 2022 era arrivata a 60 mila e oggi, con la schiusa delle
uova ancora in atto, si stimano 50 mila ettari che potrebbero
essere colpiti. E il disastro per le colture del centro
dell'Isola è destinato ad aggravarsi. Il monitoraggio
dell'agenzia regionale Laore segna, a maggio, un incremento di
segnalazioni, da 400 a 624.
Negli ultimi cinque anni sono aumentati di 25 volte i terreni
colpiti da questa piaga e cresce - sottolinea Coldiretti - la
rabbia del mondo delle campagne per l'evolversi di una emergenza
che imperversa su tre province (Nuoro, Sassari e Oristano) e che
sta generando già gravi danni alle produzioni. Per supportare la
lotta alle locuste sono in Sardegna da oggi e sino a domani gli
esperti mondiali della Fao, in visita nelle zone più colpite.
Gli scienziati delle Nazioni Unite si pronunceranno sulle azioni
di contrasto messe in atto nell'Isola solo dopo il sopralluogo.
"Il problema delle cavallette va affrontato in modo
collaborativo tra Regione, Comuni, Laore, esperti Fao e
prefetture - chiarisce la presidente del Cal Paola Secci,
presente al sopralluogo - Non è il momento delle polemiche e
difendo il ruolo dei sindaci come custodi dei territori".
"Quello di oggi è stato un intervento utile per far parlare le
parti - spiega il commissario di Laora Gerolamo Solina - Noi
possiamo dire di aver messo in campo il massimo della forza
possibile con le squadre che lavorano con abnegazione". La
Regione, intanto, ha convocato una riunione sull'emergenza
locuste per il prossimo 5 giugno.
Dalla Coldiretti arriva un proposta precisa. "Chiediamo la
costituzione di una unità di progetto sulla scia della lotta
alla Peste suina - spiegano il presidente e il direttore di
Nuoro Ogliastra, Leonardo Salis e Alessandro Serra al termine
del sit-in organizzato in concomitanza con l'arrivo della
delegazione Fao - E' urgente una cabina di regia con i poteri
delegati al presidente della Regione, per emettere ordinanze ad
hoc e intervenire efficacemente, ad esempio con le arature in
autunno e con le deroghe ai premi comunitari per ragioni di
emergenza, così da garantire una regia univoca ed efficace".
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