Un'area per conciliare lavoro e
tutela della genitorialità, un luogo aperto al territorio in cui
le mamme e i papà possono trascorrere del tempo con i loro
bambini e trovare un valido appoggio, per allattarli o anche
soltanto per cambiare loro il pannolino. È lo Spazio Arcobaleno
che diventa una mini area dove i genitori sono i benvenuti, dove
sono garantiti accoglienza e riservatezza. Di queste realtà si è
parlato questa mattina durante il convegno che si è svolto
nell'aula magna dell'Università di Sassari e che ha fatto il
punto sul ruolo di questi spazi come aree inclusive per la
collettività. Un incontro che ha preceduto l'inaugurazione dello
Spazio Arcobaleno allestito al piano terra del Santissima
Annunziata, di fronte alla hall.
L'allestimento di speciali spazi, dedicati ad accogliere
bambine e bambini per favorire l'incontro genitori-figli/e ma
anche la cultura dell'allattamento al seno materno, sono
incoraggiati dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e
dall'Unicef.
Si tratta di azioni che vedono le pubbliche amministrazioni
erogare un servizio alla collettività, sulla base anche delle
necessità espresse e che assumono le caratteristiche di azioni
positive, comportamenti collaborativi alle esigenze di
allattamento, naturale e artificiale, e della relazione tra
genitori e figli.
Quello che, poi, nel fine mattinata è stato aperto al piano
terra dell'ospedale civile è nato proprio con questo intento.
"Un luogo dedicato all'incontro tra genitori, famiglia, figlie
e figli, a misura di bambina e bambino, dove ritrovare uno
spazio adeguato a quelle relazioni significative fatte di gesti
quotidiani, in un ambiente protetto e riservato - ha detto la
presidente del Comitato unico di garanzia dell'Università di
Sassari Marta Galiñanes Gallén - l'obiettivo è quello di creare
una rete tra enti in cui siano presenti queste aree. Dopo questo
dell'ospedale ne sarà realizzato uno in collaborazione con il
Comune di Sassari e un altro con il Tribunale dei minori".
"Questo spazio - ha aggiunto Gabriella Tucconi, presidente del
Cug Aou Sassari - si apre per accogliere oltre che genitori,
anche personale aziendale e universitario, studenti, così da
favorire la continuità delle relazioni con i propri figli. Ma
rappresenta anche un luogo in cui i degenti del nostro ospedale
possono incontrare i propri cari".
"Questa intesa tra i due Comitati - ha detto il direttore
sanitario dell'Aou di Sassari Luigi Cugia -, questa unione di
intenti, si configura come un'importante sensibilità. È l'inizio
di una collaborazione che, dal punto di vista pratico, dovrà
avere anche altre ricadute. Nel programma del Cug Aou, inoltre,
è stato inserito un progetto che mira a creare un asilo
aziendale all'interno della nostra azienda. Si tratta di un
passo culturale importante, per la cui realizzazione sarà
necessario lavorare".
Il prorettore dell'Università, Andrea Piana, ha sottolineato che
"questo primo Spazio Arcobaleno è soltanto un esempio di altri
che l'Università intende aprire, anche con il contributo del
Dipartimento di Architettura per individuare spazi nella città
da ristrutturare e aprire".
"Il presidente della struttura di raccordo della Facoltà di
Medicina ospedaliero universitaria, Giovanni Sotgiu ha
sottolineato come "al giorno d'oggi molte persone che vivono la
loro genitorialità abbandonano il posto di lavoro per dedicarsi
ai figli; mentre sono sempre meno quelli che riprendono a
lavorare. Individuare soluzioni che consentono di vivere la
propria genitorialità anche sul posto di lavoro, può far
aumentare il senso di appartenenza nei confronti dell'azienda
per la quale si lavora".
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