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Hotel Su Gologone gioca la carta 'en plein air'

Hotel Su Gologone gioca la carta 'en plein air'

Cena tra orti e notte sotto stelle, il distanziamento è naturale

NUORO, 04 giugno 2020, 18:08

Redazione ANSA

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Hotel Su Gologone - RIPRODUZIONE RISERVATA

Hotel Su Gologone - RIPRODUZIONE RISERVATA
Hotel Su Gologone - RIPRODUZIONE RISERVATA

DI MARIA GIOVANNA FOSSATI

La Sardegna torna accessibile e il turismo, non solo quello delle spiagge, prova a ripartire. Dal 6 giugno porte di nuovo aperte all'hotel Su Gologone incastonato nel Supramonte di Oliena, icona di stile e lusso, simbolo dell'accoglienza del centro Sardegna. La struttura è circondata da 10 ettari di natura selvaggia, dove si sviluppano settanta camere, parchi, orti, piscine, cortili e luoghi tipici dell'ospitalità barbaricina per una vacanza all'insegna dell'ambiente e del distanziamento sociale naturale. Un paesaggio mozzafiato farà da sfondo a una villeggiatura ricca di cibo tradizionale ed esperienze coinvolgenti, che permetteranno all'ospite di lasciarsi alle spalle i lunghi mesi del lockdown.

"Sarà un'apertura di prova, vogliamo vedere come rispondono i nostri ospiti - spiega all'ANSA Giovanna Palimodde, titolare dell'hotel - Prima di tutto possiamo rassicurarli: l'isola sul fronte coronavirus è una delle mete più sicure e noi attueremo tutti i protocolli sanitari previsti. Puntiamo sul distanziamento naturale: ogni cliente avrà la sua privacy e il suo spazio a contatto con la natura. Abbiamo tante camere, per accedere alle quali non è necessario passare dai corridoi interni ma vi si accede dai giardini. Non solo: in alcune suite si potrà scegliere anche di dormire all'aperto. Per quanto riguarda i pasti, oltre ad aver garantito il distanziamento nelle varie sale del ristorante, utilizzeremo spazi suggestivi in mezzo alla natura".

Nell'hotel si potrà scegliere liberamente la location in cui consumare colazioni pranzi e cene. "Quest'anno - racconta Giovanna - implementeremo l'esperienza delle cene nell'orto, nel nido dove viene sfornato il pane, nella 'Corte de su re', dove si assiste alla preparazione del cibo. E sempre all'esterno, nelle nostre botteghe allestiremo i corsi creativi: dal ricamo alla lavorazione della ceramica e dei gioielli, ma si potrà anche partecipare ai laboratori di degustazione di vini, oli, all'assaggio dei formaggi e dei prodotti locali, o alle cooking class".

Le prenotazioni dei clienti tornano ad affacciarsi dopo le disdette nei mesi del lookdown e le incertezze sulla riapertura. "All'inizio sarà un turismo prevalentemente italiano e per una certa fetta europeo - è la previsione della proprietaria di Su Gologone - Ci sono paesi Ue che hanno posticipato la loro vacanza ad agosto e settembre, altri anticipano e credo che i primi stranieri cominceremo a vederli a fine giugno. Diverso il discorso per i turisti che arrivano da oltre Oceano: i clienti americani e australiani ad esempio hanno posticipato la loro vacanza al 2021". "La situazione è tale per cui quest'anno, più che mai, bisognerebbe intervenire con un forte investimento pubblico per la promozione della meta Sardegna - incalza l'albergatrice - bisogna far conoscere il territorio e quindi l'interna isola".

Quanto alle paure dei clienti sul fronte sanitario la titolare dell'hotel spiega: "Se avessi dovuto decidere io per il turismo in Sardegna avrei fatto dei test a campione per chi arriva. Lo stanno facendo in Veneto e i colleghi mi dicono che sono pieni di prenotazioni. E' un modello che incentiva i clienti che cercano sicurezza e fa stare tutti più tranquilli".
   

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