La Guardia Costiera di Taranto,
nell'ambito di un'attività di ripristino ambientale e di
contrasto alla pesca di frodo, ha proceduto alla rimozione di
una rete da pesca 'fantasma' dell'estensione di oltre un
chilometro, posizionata parallelamente alla spiaggia di San Vito
in assenza di alcun tipo segnalamento, a una distanza di circa
60-70 metri dalla battigia.
Note anche come ghost gear, le reti fantasma rappresentano una
minaccia alla biodiversità in quanto fungono da trappole per
pesci e tartarughe che finiscono per morire di fame o a causa
delle lacerazioni prodotte dagli attrezzi stessi, diventando a
loro volta esche per predatori più grandi.
Le stesse reti fantasma, in quanto posizionate lungo ampi
tratti di costa, costituiscono inoltre un pericolo per la
sicurezza della balneazione e della navigazione, nascondendo
insidie per sub, nuotatori, ma anche per le eliche delle
imbarcazioni.
All'intervento di rimozione della rete, durato circa 7 ore,
hanno partecipato un gommone e una motovedetta della Guardia
Costiera con l'ausilio di 10 sommozzatori. E' stato così
riconsegnato alla libera e sicura fruizione un ampio specchio
acqueo del litorale tarantino molto frequentato durante il
periodo estivo.
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