(ANSA) - TARANTO, 05 FEB - "Duecento detenuti e solo un
agente di polizia penitenziaria. E' questa la proporzione
drammaticamente evidente di alcuni turni di notte destinati ai
'baschi blu' della casa circondariale di Taranto. Questa non è
sicurezza, questo non è lavoro". Lo afferma il segretario
generale della Fp Cgil di Taranto, Mimmo Sardelli. Il
sindacalista ricorda "le denunce di questi giorni, con la
presenza di sostanze stupefacenti e telefonini anche in sezioni
di massima sicurezza", e aggiunge che "non deve sorprendere se
è proprio lo Stato a lasciare Taranto in una condizione di
rapporti tra popolazione detenuta e agenti di polizia
penitenziaria da terzo mondo: 802 ristretti (oltre 300 rispetto
alla capienza prevista) e solo 289 agenti a garantire sicurezza
e controllo". Sardelli fa notare che nelle case circondariali
"di Verona (capienza 500 detenuti), Padova (capienza 596
detenuti) o Lecce (capienza di 1091 detenuti) le unità di
personale sono di gran lunga superiori: 380 a Verona, 389 a
Padova e 612 a Lecce. E' un miccia accesa in un territorio che è
già una polveriera di emergenze sociali". (ANSA).
Carceri: Cgil, a Taranto di notte un agente per 200 detenuti
'Questa non è sicurezza, questo non è lavoro'
