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Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA
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Con l’arrivo della bella stagione la cellulite torna ad essere la preoccupazione costante, un vero e proprio incubo, per le donne di tutte le età e di tutte le taglie. Difatti è stato ormai ampiamente appurato (con grande soddisfazione da parte della comunità di donne sovrappeso) che non si tratta di un problema causato esclusivamente da una quantità eccessiva di grasso nel corpo, in quanto affligge anche donne magrissime. Sul tema, il punto di vista del Dottor Fabio Ginoprelli, Dermatologo a Milazzo in provincia di Messina.
Comunemente indicata con il nome improprio di cellulite, la liposclerosi è dal punto di vista medico una panniculopatia edematofibrosclerotica, ovvero una sindrome che si forma nel pannicolo di grasso sotto la pelle, tra la cute e la fascia muscolare, a carattere evolutivo poiché si sviluppa attraverso tre fasi (edematosa, fibrosa, sclerotica) coinvolgendo dapprima solo il tessuto adiposo ipodermico, per interessare successivamente il derma e l’epidermide. l’inestetismo si manifesta con la formazione della cosiddetta pelle “a buccia d’arancia” degenerando fino ad assumere il classico aspetto “a materasso”, con evidenti avvallamenti. Non si tratta, tuttavia, esclusivamente di un problema estetico, di un cruccio di vanità, ma di una vera e propria malattia da non sottovalutare. La cellulite, infatti, è causata da un malfunzionamento della microcircolazione del tessuto adiposo. Non a caso le pazienti affette denunciano senso di parestesie e di pesantezza alle gambe, crampi, intorpidimento e tensione agli arti inferiori.
Ci sono diversi fattori che influiscono sulla formazione della cellulite, fattori primari e fattori secondari. Tra i fattori classificati come primari, l’azione degli ormoni femminili (progestinici ed estrogeni) che favoriscono l’accumulo di grasso e il ristagno di liquidi, ostacolando una sana circolazione; in secondo luogo, un’insufficiente elasticità venosa spesso ereditaria (la predisposizione alla cellulite si può trasmettere, infatti, di madre in figlia).
Fattori secondari possono essere un eccesso di ormoni femminili nell’organismo causato da un uso prolungato della pillola anticoncezionale, gravidanze e allattamenti, un malfunzionamento della ghiandola tiroidea o eccesso di insulina (ormone che regola la quantità di zuccheri nel sangue), un alterato appoggio plantare. Infine, segnalati come fattori terziari o aggravanti, sono una scorretta alimentazione, l’uso di abiti troppo stretti, calzature scomode o tacchi alti, un’insufficiente attività fisica, posture sbagliate, vita sregolata, eccessivo stress fisico e psicologico.
Cosce e glutei sono le zone maggiormente interessate, ma la cellulite può comparire in altre sedi quali addome, ginocchia, pancia e fianchi, parte interna delle braccia, schiena (sotto le scapole o nella parte più bassa), nuca, unica zona in cui può manifestarsi anche negli uomini.
Innanzitutto bisognerebbe fare prevenzione, curando lo stile di vita e l’alimentazione. Piccoli accorgimenti nella vita quotidiana, soprattutto nelle abitudini alimentari, possono senz’altro aiutare a prevenirla. Prestare attenzione nell’uso di condimenti (è opportuno optare per un olio extra vergine d’oliva ed eliminare il sale) e cibi (privilegiare pietanze leggere, facilmente digeribili e bere molta acqua). In secondo luogo, fondamentale è l’esercizio fisico: anche una semplice passeggiata mattutina della durata di almeno trenta minuti contribuisce perché stimola la circolazione.
Esistono diversi rimedi per intervenire sulla cellulite. Alcuni confinabili nell’ambito dei trattamenti estetici, come ad esempio l’uso di creme anticellulite, massaggi, l’utilizzo di apparecchi domestici, saune, vasche idromassaggio ecc ecc. Tuttavia, i trattamenti estetici costituiscono solo un supporto ad altri tipi di trattamento che agiscono più in profondità garantendo ottimi risultati, e sono di competenza esclusiva del medico estetico, a cui è consigliato rivolgersi soprattutto nei casi più gravi.
La mesoterapia, che consiste in una serie di piccole iniezioni di farmaci (anche omeopatici) ad azione lipolitica, drenante e vasoprotettrice, a seconda del problema;
La carbossiterapia, che consiste nell’utilizzo di anidride carbonica ad uso terapeutico, somministrata allo stato gassoso sia per via percutanea che per via sottocutanea come trattamento ambulatoriale in medicina funzionale e soprattutto in medicina estetica.
La criolipolisi, metodo che permette di eliminare il grasso in eccesso senza ricorrere alla chirurgia.
Un altro metodo è costituito dall’uso di ultrasuoni cavitazionali che vengono adoperati in campo medico per la loro azione diatermica.
L’elettrolipolisi sfrutta, invece, una corrente elettrica a bassa frequenza, veicolata nei tessuti mediante l'applicazione sottocutanea di coppie di aghi sottili, da cui deriva la formazione di una rete di campi magnetici in grado di sciogliere i depositi di grasso.
Un altro tipo di trattamento è la cosiddetta ossigeno-ozono terapia, una miscela di ossigeno e ozono, iniettata sotto cute mediante microiniezioni nelle parti desiderate. La duplice azione di questi gas ha effetto lipolitico e drenante, riduce le circonferenze e rivitalizza i tessuti circostanti.
Nei casi più difficili si può fare ricorso anche alla chirurgia estetica. In questo campo la tecnica più nota è la lipoaspirazione o liposuzione, un intervento chirurgico, generalmente realizzato in regime di day-hospital, che consiste nell’effettuare piccole incisioni in prossimità degli accumuli di cellulite, in cui vengono inserite cannule sottili collegate ad un aspiratore esterno che risucchia le cellule di grasso.
Tecniche più sofisticate sono la liposcultura e la liposcultura ultrasonica. Una tecnica più recente è la laserlipolisi interstiziale, il cui successo si basa sull’utilizzo della luce emessa dal laser, che, generando calore, danneggia la membrana delle cellule adipose fino a provocarne la distruzione.
Vedi anche: Il sole e la pelle; benefici e danni. (ANSA)
Info
Mail: fabioginoprelli@virgilio.it
Fb Studio Dermatologico dott. Ginoprelli
Tel 090 922 2880
Milazzo
Via Salvatore Maiorana, 39
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