Da Caselette e Avigliana fino a
Villar Focchiardo in bicicletta: la Ciclovia Francigena è
diventata realtà. Con il completamento dei primi due lotti
dell'opera, di oltre 35 chilometri, sabato 3 giugno, alla
presenza degli amministratori locali, è stato tagliato
ufficialmente il nastro a questo grande progetto di promozione
turistica del territorio in chiave sostenibile realizzato
dall'unione montana Valle Susa, nel Torinese. Un percorso
cicloturistico lungo la via Francigena - la cui realizzazione
era stata avviata durante la precedente amministrazione - che si
innesta nelle grandi ciclovie VenTo (Venezia - Torino) di 680
chilometri e AIdA (Alta Italia da Attraversare).
Nelle prossime settimane partiranno i lavori di prosecuzione
della ciclovia, con l'obiettivo di collegare Villar Focchiardo a
Bussoleno (terzo lotto). Ma l'ambizione vera è di arrivare fino
al Moncenisio, realizzando un itinerario complessivo da 62
chilometri. Si chiuderà infatti a breve la progettazione
partecipata con i Comuni della Val Cenischia: una volta
ultimata, occorrerà quindi cercare i fondi per l'attuazione del
quarto lotto, quello conclusivo.
"Chi mi ha preceduto ha giustamente pensato alla bicicletta
come volano di sviluppo per il territorio - ha spiegato il
presidente dell'unione montana Pacifico Banchieri -.Purtroppo da
quando si pensa a un'opera di questo tipo a quando si riesce a
realizzarla, passano tanti anni e tante difficoltà da superare.
Sono convinto che questa ciclovia serva innanzitutto come
servizio per il nostro territorio, a disposizione dei cittadini
che vogliono muoversi con la bicicletta o fare sport. Però può
servire anche per portare sviluppo e turismo e per far sì che la
valle diventi più ricca, bella e attrattiva". Per l'ex
presidente Sandro Plano "quest'opera è il simbolo di come le
unioni montane rappresentino davvero l'essenza delle politiche
di territorio".
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