Nessun corteo vero e proprio, ma
una "passeggiata consapevole". Dovrebbe svolgersi così, domani a
Torino, la manifestazione degli studenti per Lorenzo Parelli, lo
studente di 18 anni morto durante uno stage aziendale in un
incidente sul lavoro a Udine. E' quanto emerso al termine
dell'incontro in Prefettura tra studenti e forze dell'ordine
auspicato ieri dal sindaco Stefano Lo Russo dopo gli scontri
della scorsa settimana.
"Confrontarsi coi giovani troverà sempre la nostra massima
disponibilità - sottolinea il questore, Vincenzo Ciarambino -
Bisogna riflettere sulle modalità di trasferimento che saranno,
mi auguro, disciplinate. Noi cercheremo di favorirlo. La legge è
legge e va applicata, poi spetta alle autorità di pubblica
sicurezza sul posto trovare le formule più duttili".
"L'obiettivo di oggi - aggiunge l'assessora Gianna Pentenero -
era riconnettere i diversi soggetti coinvolti, aprire un dialogo
e un confronto con gli studenti e lo abbiamo fatto con chi ha
deciso di partecipare".
All'incontro sono intervenuti due studenti della Consulta
provinciale e un studentessa del Gioberti, il liceo del centro
di Torino occupato da due giorni. Non c'erano invece i giovani
del Fronte Gioventù Comunista, che hanno presentato in Questura
il preavviso di manifestazione. E non c'erano neppure Ksa e
Last, altre due componenti del movimento, anche se una
studentessa di Last vi ha partecipato ma "a titolo personale".
"Il confronto è giusto, ma non esistono due piazze, una buona e
l'altra cattiva", sostiene Simon Vial, che del Fronte è
dirigente nazionale.
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