Una mostra antologica racconta,
alla Gam di Torino, 55 anni del lavoro di Paolo Icaro, una delle
più importanti figure dell'arte italiana degli ultimi decenni,
dal 1964 al 2019, compendiati in una cinquantina di opere,
alcune realizzate appositamente per la rassegna.
"L'esposizione propone una rilettura dell'opera di Icaro che
intende mostrare la continuità e l'evoluzione del pensiero
poetico dell'artista attraverso i decenni", spiega la curatrice
Elena Volpato. Il rapporto tra Icaro e la Gam è di vecchia data:
l'artista entrò per la prima volta a far parte delle collezioni
del museo più di cinquant'anni fa, nel 1967, con l'opera
Bicilindrica, un cemento del 1965, acquisita con il nucleo di
opere del Museo Sperimentale di Eugenio Battisti. In seguito,
negli anni duemila, altre sei opere di rilevante valore storico
sono giunte a rappresentare la stagione dei primi anni ottanta,
grazie ai fondi della Città di Torino e della Fondazione per
l'Arte Moderna e Contemporanea Crt.
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