Il nuovo ponte Garibaldi di
Senigallia, sorgerà a poche decine di metri più a monte rispetto
a dov'era prima. Sarà a campata unica, quindi senza pile in
alveo, inarcata e soprattutto posta a 1,5 metri sopra l'argine
in muratura, per evitare che tronchi e detriti galleggianti
possano incastrarvisi sotto come avvenuto durante le ultime due
alluvioni, creando ostacoli al deflusso dell'acqua. Diciassette
mesi dopo l'alluvione del settembre 2022 che causò 13 vittime e
danni per miliardi di euro, la ricostruzione del ponte, visitato
poco prima della sua demolizione dalla presidente del Consiglio
dei ministri Giorgia Meloni, si è parlato ieri in una riunione
tecnica in Comune a Senogallia, alla presenza del sindaco
Olivetti e degli assessori, del vice commissario per l'alluvione
Babini, della Regione Marche con l'assessore regionale Stefano
Aguzzi e dei tecnici di Anas.
Il progetto, per altro, deve essere ancora definito. Ma si sa
che il nuovo ponte sarà molto alto e che avrà un impatto
architettonico, estetico e paesaggistico notevole, andando a
coprire parte dei portici Ercolani, in centro storico. Servirà
perciò un'attenzione maggiore e per questo il vicecommissario
Babini ha sottoposto l'ipotesi della nuova ubicazione del ponte
alla Soprintendenza per il paesaggio che si è riservata di
visionare il progetto prima di dare il via libera.
Tra le altre novità, ponte Garibaldi sarà largo abbastanza
anche per comprendere nella carreggiata una corsia per i veicoli
da 3,5 metri, un marciapiedi da 1,5 metri e una pista ciclabile
di 2,5 metri.
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