Per la rapina del telefono
cellulare compiuta ai danni di una giovane ad Ancona il 30
novembre scorso, la Squadra mobile ha eseguito la misura del
collocamento in Istituto penitenziario Minorile per due ragazzi
(rintracciati dagli agenti presso le rispettive abitazioni) che
al tempo dei fatti erano minorenni. La misura cautelare è stata
eseguita su delega della Procura per i Minorenni di Ancona: i
due indagati sono stati collocati presso l'Istituto
penitenziario minorile di Bologna per l'accusa di rapina
aggravata.
L'attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura
per i minori, era seguita alla rapina commessa in Largo Donatori
di Sangue, in pieno centro cittadino. Mentre percorreva a piedi
la scalinata che conduce alla via limitrofa, una studentessa era
stata avvicinata da due giovani che, in concorso tra loro, per
procurare a se o ad altri un ingiusto profitto, avevano usato
violenza nei suoi confronti: le avevano messo le mani davanti
agli occhi, per impedirle di vedere, e l'avevano spintonata
violentemente in avanti e si erano impossessati dell'IPhone
della ragazza che in quel momento stava telefonando; poi erano
fuggiti. L'accusa è aggravata dall'aver agito in concorso tra
loro e posto la vittima in stato di incapacità di agire.
"L'efficace, puntuale coordinamento della Procura per i
Minorenni di Ancona - commenta il Questore Cesare Capocasa - ha
consentito di dare una risposta significativa ed esemplare a
garanzia della sicurezza pubblica".
Numerose misure di prevenzione a tutela dell'ordine e la
sicurezza pubblica, nello specifico dall'ultimo trimestre 2021 a
oggi, con servizi mirati per garantire la sicurezza urbana: 85
fogli di via obbligatori, 45 Daspo urbani, 38 avvisi orali.
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