"La pandemia ha impattato in modo
inimmaginabile sulle situazioni di crisi dell'industria
metalmeccanica lombarda". Lo afferma la Fim Cisl, secondo la
quale da gennaio a fine giugno nella regione hanno chiesto
accesso alla cassa integrazione un totale di 18.673 aziende
contro le 392 di fine 2019 (+4.664%) e 382.885 lavoratori
(+2.115%, erano 17.288 nel periodo precedente).
"I dati dimostrano quanto l'impatto del Coronavirus sia stato
profondo - commenta Andrea Donegà, segretario generale della Fim
Cisl Lombardia - e quanto sia necessario che il piano per
l'utilizzo del Recovery fund si concentri su: transizione
tecnologica, formazione e politiche attive, investimenti a
favore dei soggetti più deboli: permanendo il divieto di
licenziamento e gli ammortizzatori sociali, temiamo un
contraccolpo occupazionale nel 2021".
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