Si è aggiunta un'altra accusa,
quella di ricettazione dell'arma, alle imputazioni a carico del
noto trapper 24enne Shiva, all'anagrafe Andrea Arrigoni, che
risponde di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco e
che era stato arrestato lo scorso ottobre dalla Polizia, a
Milano.
La contestazione suppletiva è stata formulata oggi dalla
Procura milanese nella prima udienza del processo, davanti
all'ottava sezione penale, subito rinviata al prossimo 8 maggio.
In un video il trapper era stato ripreso a Settimo Milanese,
la sera dell'11 luglio dello scorso anno, mentre armato di
pistola (che non fu mai trovata), dinnanzi alla sua casa
discografica, avrebbe reagito ad un'aggressione, secondo la
difesa, sparando alle gambe a due giovani esperti di arti
marziali, che rimasero feriti.
A fine febbraio scorso, il gip Stefania Donadeo, su richiesta
degli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, ha concesso i
domiciliari al giovane, con milioni di follower sui social e che
è stato scarcerato. Poi, il giudice, su richiesta del pm Daniela
Bartolucci, ha disposto il processo con rito immediato e il
dibattimento è iniziato oggi.
Shiva, che non era presente alla prima udienza, secondo la
difesa, "non ha fatto altro che difendersi dalle violente
aggressioni" dei due lottatori di Mma vicini al trapper Rondo Da
Sosa.
Il 24enne è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno,
insieme con altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San
Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso. Di recente
il giudice di Ascoli ha attenuato la misura cautelare dei
domiciliari con l'obbligo di dimora.
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