"Egregio direttore, le rappresentiamo
il nostro profondo disagio rispetto al perpetuarsi di situazioni
in cui l'Agenzia da lei diretta emana circolari e documenti
riportanti prese di posizione e interpretazioni su temi
rilevanti nell'imminenza di una scadenza, o finanche
successivamente". Comincia così la missiva inviata dall'Aidc
(Associazione italiana dottori commercialisti), firmata dal
presidente nazionale e da quello della sezione di Milano, Andrea
Ferrari e Edoardo Ginevra, al direttore dell'Agenzia delle
Entrate, Ernesto Maria Ruffini: "Non vi è dubbio che si tratta
di documenti di prassi interpretativa rivolti alle attività di
indirizzo degli uffici e come tali vanno recepiti e considerati
anche in sede contenziosa. Allo stesso tempo, non può e non deve
dimenticarsi il legittimo affidamento previsto dall'articolo 10
dello Statuto del contribuente laddove viene espressamente
previsto che al contribuente che si sia adeguato alle
indicazioni contenute in un atto dell'Amministrazione non
potranno essere irrogate sanzioni né richiesti interessi", si
legge. Nello specifico, "la pubblicazione nella giornata di
venerdì 26 novembre - a quattro giorni dal temine per l'invio
delle dichiarazioni dei redditi - della circolare 15/E in tema
di documentazione ritenuta idonea in tema di prezzi di
trasferimento ed ancor di più la bozza di circolare sulle
rivalutazioni posta in pubblica consultazione nei giorni scorsi
- e, quindi, mesi dopo che i contribuenti hanno posto in essere
i comportamenti - e riportante per di più alcune posizioni
completamente diverse rispetto al passato, ne sono solo un
ultimo esempio". L'Aidc, perciò, auspica "l'emanazione di
documenti interpretativi in tempi e modalità atte a dare piena
esecuzione e significato al comma 1 dell'articolo 10 dello
Statuto del Contribuente", si chiude la nota.
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