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Ambientalisti, Consiglio Liguria sia più saggio su aree allagabili

Ambientalisti, Consiglio Liguria sia più saggio su aree allagabili

Associazioni chiedono di rivedere norma Giunta su aree a rischio

GENOVA, 05 giugno 2023, 16:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le associazioni ambientaliste tornano a criticare la giunta della Regione Liguria che ha votato nella seduta dell'11 maggio una delibera "in cui si approva uno Schema di regolamento recante "Disposizioni concernenti l'attuazione dei Piani di bacino distrettuali, anche stralcio, per le aree a pericolosità da alluvione fluviale e costiera", che consente di costruire anche in aree a rischio allagamenti. Chiedono al Consiglio regionale di intervenire per fermarla.
    In una nota - firmata da Giorgio Di Sacco Rolla di Italia Nostra Liguria, Santo Grammatico di Legambiente Liguria, Aldo Verner di Lipu Liguria, Fortunato Caserta di Pro Natura Genova, Marco Piombo del WWF Liguria - affermano che "in tale delibera, che divide il territorio ligure in tre fasce di zone di rischio la P3 (alto) P2 (medio) P1 (normale), si introducono delle sottocategorie in modo tale che anche nelle aree ad alto e medio rischio si potrà, a determinate condizioni, costruire".
    "Mentre vediamo i reportage che descrivono la devastazione in Emilia Romagna notiamo con stupore e indignazione che in Liguria si stanno mettendo le basi per una devastazione simile - affermano -. Il presidente Toti, l'assessore Giampedrone e altri si affannano a dire che queste possibilità saranno condizionate a studi, verifiche, approfondimenti e che utilizzeranno aree in cui i dati indicano un rischio relativamente minore. Ma quali dati? Basati sullo storico, in cui non esistevano "bombe d'acqua" e eventi estremi? O chiederanno agli scienziati le previsioni per il futuro"? "Hanno valutato gli scenari di cambiamento climatico? O hanno invece ceduto a pressioni per costruire ancora case, capannoni, manufatti, impianti, infrastrutture? Questa delibera è una condanna annunciata per il territorio, per le persone, la biodiversità, per le stesse attività economiche. Ci auguriamo che il Consiglio Regionale, in sede di commissione competente che si riunirà prossimamente, sia più saggio della giunta regionale e respinga questa misura all'unanimità".
   

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