Sequestrato dal Comune il terreno di
Trevignano dove Gisella Cardia radunava i fedeli per pregare
davanti ad una statua della Madonna che a dire della veggente
sanguinava. Il Comune apponendo i sigilli all'area di fatto
impedisce ogni raduno anche in vista della prossima convocazione
dei seguaci di Cardia per la prossima settimana: da anni infatti
ogni 3 del mese nell'area del comune vicino a Roma arrivavano
centinaia di persone per pregare. Il Comune ha anche avviato le
procedure amministrative per il ripristino dello stato dei
luoghi notificando all'Associazione "La Madonna di Trevignano
Romano E.T.S." la comunicazione di avvio del procedimento per
l'eventuale acquisizione al patrimonio del Comune.
Sulla vicenda inoltre la Diocesi di Civita Castellana aveva
definito "non sovrannaturali" i fatti di Trevignano ritenendo di
fatto Cardia inattendibile e invitato i fedeli a non partecipare
ai raduni di preghiera.
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