Sarà il Trofeo Orsi, a Madrid il
prossimo 8 giugno, la cornice scelta per il ritorno in campo dei
Lupi, la selezione di rugby a 15 ad inviti dell'Italia
centro-meridionale e insulare nata a Roma il 23 maggio 1977.
Tenuta a battesimo dall'allora presidente della Rugby Roma
Olimpic, Italo Lo Cascio, il club disputò il suo primo incontro
il 23 dicembre 1978 a L'Aquila contro il club di Montchanin. Tra
i momenti più importanti si ricorda la storica vittoria per 37-5
contro i Barbarians al Flaminio di Roma.
Le maglie e i pantaloncini erano di colore bianco e il simbolo
della squadra era la testa nera di una lupa, ornata alla base da
cinque stelle colorate. Il motto del club è la frase latina: "Ex
ungue lupum", in italiano: "il lupo [si riconosce]
dall'artiglio", variante della locuzione latina. Lo scopo era
quello di svolgere un'azione promozionale efficace per riunire
le forze rugbistiche dell'Italia centro-meridionale a vantaggio
della causa del rugby. Adesso, a distanza di 23 anni, grazie
all'importante lavoro svolto dal Comitato regionale Lazio del
presidente Maurizio Amedei, ritorna in attività partecipando al
Trofeo Orsi. Il sogno è quello di diventare una franchigia
romana che possa prendere parte (nel giugno scorso si ipotizzò
al posto delle Zebre di Parma) alla URC, competizione trans
nazionale che prima dell'ingresso dei sudafricani si chiamava
Celtic League. Se ciò si avverasse, i Lupi giocherebbero al
Fattori di L'Aquila, città di grandi tradizioni rugbistiche.
Nei 24 anni di vita la selezione dei Lupi ottenne
complessivamente 17 vittorie su 23 partite disputate. "Con la
rinascita dei Lupi vogliamo far rivivere alle nuove generazioni
di rugbisti quello che, per 20 anni, è stato e rimane l'unico
Club ad inviti del centro-sud Italia. Lo faremo coinvolgendo
inizialmente atleti e atlete Seniores del Lazio che militano
nella serie A Elite e Serie A. Ovvero Fiamme Oro, Civitavecchia,
Primavera, Lazio, Rugby Roma Olimpic, Capitolina e Villa
Pamphili. Allenatori saranno Daniele Montella e Alfredo
DeAngelis. Il progetto includerà successivamente anche il
settore femminile. "L'obiettivo a medio e lungo termine - spiega
Amedei - è di creare una rete di rapporti che alimenti
l'eccellenza nello sport gettando le basi per alimentare a Roma
l'alto livello del rugby maschile e femminile".
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