Un assessore ai 'Rapporti con
l'Unesco', una con le competenze su 'Civiltà classica,
Tradizione, Dialogo con le religioni', un altro invece è
'assessore all'acqua': il sottosegretario alla Cultura Vittorio
Sgarbi inizia così e con l'annuncio di un referendum, la sua
esperienza da sindaco di Arpino: centro in provincia di
Frosinone dove il 14-15 maggio scorsi è stato eletto con 2.023
voti su 4.557, il 44,39%. E proprio quella percentuale ha
innescato il suo orgoglio, spingendolo ad annunciare un
referendum con il quale mettere in discussione la sua elezione.
Un assessore con delega all'Unesco? Certo, spiega Sgarbi,
perché "tra le mie priorità c'è quella di far diventare Arpino
capitale europea della Cultura". Ed un assessore alla Civiltà
classica? "Arpino è patria di Cicerone e di una parte importante
della nostra civiltà". Nel programma annunciato in Aula c'è "un
festival cinematografico nazionale che investa la personalità di
Mastroianni, la nomina di ingegneri dell'Economia per uscire dal
dissesto finanziario, la riapertura dello storico edificio in
cui per secoli è stato il liceo Tulliano".
Ma a far esplodere il neo sindaco è stato il consigliere di
opposizione Niccolò Casinelli: aveva ritirato la sua candidatura
a sindaco per convergere su quella del presidente d'Aula uscente
Andrea Chietini (1.388 voti, 30,46%) uno dei due avversari
elettorali di Sgarbi insieme al presidente d'Aula della
Provincia Gianluca Quadrini (1.146 voti 25,15%). Entrambi
battuti in modo netto (630 voti sul secondo, 877 sul terzo).
Per Casinelli il voto ha eletto Sgarbi ma senza dargli il
sostegno della maggioranza dei cittadini in quanto la somma dei
voti delle due liste avversarie è superiore ai voti ottenuti
dalla lista Sgarbi. Invece di replicare che nei Comuni sotto i
15mila abitanti in Italia funziona così, il sindaco Sgarbi ha
replicato: "Non accetto questo atteggiamento intimidatorio
secondo il quale io non avrei vinto e non sono il sindaco di
tutti. Allora indiremo un referendum e lui dirà se sono un
sindaco dimezzato come dice l'opposizione. Se prenderò un solo
voto in meno della metà dei partecipanti mi dimetterò".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA