Integrazione tra test e tamponi. Ci
punta la regione Lazio che ha approvato tre documenti: il primo
contenente l'elenco dei laboratori di analisi suddiviso per Asl
che sono in grado di effettuare i test, il secondo relativo al
consenso informato per l'utilizzo dei dati ai fini di sanità
pubblica ed infine un terzo documento per l'individuazione delle
sedi 'drive-in' per l'esecuzione dei tamponi a carico del
Servizio sanitario regionale (SSR) solo per coloro che hanno
avuto un test positivo di sieroprevalenza. "Questo sistema ci
permette di avere una mappatura di come il virus ha circolato,
di avere tutti i dati inseriti a sistema e di sottoporre
tempestivamente al tampone le persone asintomatiche risultate
positive al test di sieroprevalenza. Nella seconda fase la
parola chiave è 'integrazione' tra il test e i tamponi. Dovremmo
testare, tracciare e trattare", ha commentato l'Assessore alla
Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
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