Al suo terzo Premio Strega, dopo
essere arrivato due volte secondo, nel 2009 per un solo voto e
nel 2014 per cinque voti, Antonio Scurati questa volta dovrebbe
trionfare al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Alla vigilia della
votazione, il 4 luglio, del più ambito premio letterario
italiano, tutti i venti sembrano favorevoli alla vittoria del
suo monumentale 'M. il figlio del secolo' (Bompiani), primo di
una trilogia in cui ricostruisce la vita di Mussolini, che
domina la cinquina e ha scombinato le carte di un'edizione in
cui a lungo è stato superfavorito Marco Missiroli con il suo
'Fedeltà' (Einaudi).
Le previsioni e le combinazioni che si ipotizzano non
riguardano più il duello con Missiroli ma ruotano intorno a chi
arriverà secondo tra l'autore di Fedeltà e Benedetta Cibrario,
autrice de 'Il rumore del mondo' (Mondadori). "Gli scrittori
veri, sia che falliscano sia che riescano, quando scrivono lo
fanno per la gloria, c'è l'illusione che il Premio Strega
consegni alla posterità" sottolinea Scurati.
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