"A seguito degli articoli apparsi
oggi sul quotidiano nazionale 'La Repubblica'", Delfin precisa
"che la richiesta presentata all'Ivass in data 17 aprile 2023,
al fine di poter esercitare diritti di voto per più del 10% in
Assicurazioni Generali, si è resa necessaria - ai sensi di legge
- in conseguenza del piano di acquisto di azioni proprie avviato
da Assicurazioni Generali nell'agosto del 2022".
Lo si legge in una nota della holding della famiglia Del
Vecchio, nella quale si ricorda che il piano è stato
"implementato nei mesi successivi, piano che ha determinato il
superamento involontario, da parte di Delfin, della soglia del
10% dei diritti di voto esercitabili in Assicurazioni Generali,
alla luce della sospensione dei diritti di voto per le azioni
proprie acquistate dalla società".
"Tale richiesta, accolta in data 30 giugno 2023
dall'Autorità, non sottintende dunque alcuna particolare
strategia di Delfin, se non quella di agire in conformità alle
regole rispetto alla propria posizione quale azionista della
compagnia assicurativa triestina", conclude l'holding della
famiglia Del Vecchio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA