Arrestato con l'accusa di una
evasione fiscale da 14 milioni un 66enne e originario di Crotone
ma residente da anni a Rimini. I Finanzieri del Comando
Provinciale, con il coordinamento del sostituto procuratore
Davide Ercolani, hanno esecuguito un'ordinanza dalla Sezione
Impugnazioni Cautelari Penali del Tribunale di Bologna -
confermata dalla Corte di Cassazione - di arresti domiciliari
nei confronti del pensionato indagato per le ipotesi di reato di
trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte.
L'uomo, già condannato per bancarotta fraudolenta e lesioni
personali, gravato da carichi pendenti per emissione e utilizzo
di fatture false, trasferimento fraudolento e possesso
ingiustificato di valori, gravato da un debito tributario di
oltre 14 milioni e già sottoposto ad una misura di prevenzione
personale e patrimoniale aveva intestato ad un prestanome le
quote di una società riminese, operante nel settore delle
costruzioni di edifici residenziali che, nel 2021 e 2022 si era
prevalentemente dedicata a ristrutturazioni usufruendo anche del
"bonus 110% e bonus facciate".
Già nel 2022, a seguito di accertamenti economico
patrimoniali, all'indagato era stata applicata una misura di
prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di
dimora ai Rimini, nonché la confisca di 9 fabbricati e 44
terreni anche nelle Marche, 6 società edili, di commercio al
dettaglio di materiali da costruzione, fabbricazione di computer
e unità periferiche, disponibilità finanziarie per 210 mila euro
e crediti per oltre un milione e 800 mila euro derivanti da
lavori eseguiti usufruendo dei bonus edilizi.
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