Il 16 febbraio Barilla spegnerà le
luci della sua sede centrale a Parma, partecipando
all'iniziativa 'M'illumino di meno' in occasione della ventesima
giornata del Risparmio energetico. Ma l'impegno per l'ambiente
continua tutto l'anno.
Questa settimana entra in funzione un nuovo impianto
fotovoltaico dedicato alla linea dei pesti nello stabilimento di
produzione di sughi a Rubbiano nel Parmense, il più grande e
sostenibile sughificio d'Europa. Per questo il gruppo ha
stanziato 1 milione 650 mila euro, cioè la parte maggiore dei 3
milioni investiti nel fotovoltaico. In estate entrerà in
funzione anche un impianto per Rubbiano Bakery (520 mila euro
l'investimento), mentre dallo scorso maggio è in funzione
l'impianto nel mulino di grano duro di Volos, in Grecia.
Prima dell'estate sarà operativo anche l'impianto di
trigenerazione nel pastificio di Foggia: costo 9,4 milioni,
capace di coprire il 90% del fabbisogno elettrico dello
stabilimento, dell'85% di quello termico e del 50% di quello
frigorifero, e sarà rinnovato anche quello del sito di
Marcianise, in provincia di Caserta che permetterà ulteriori
risparmi.
Ma già ora Barilla, che nel 2022 ha stanziato 10,9 milioni
per la tutela ambientale, acquista il 64% dell'energia elettrica
da fonti rinnovabili con certificazione d'origine e inoltre il
100% dell'energia elettrica utilizzata per i prodotti da forno:
Mulino Bianco, Wasa, GranCereale e Pan di Stelle proviene da
fonte i rinnovabili.
Rispetto al 2010, nei 29 stabilimenti del gruppo le emissioni
di gas a effetto serra sono diminuite del -32% e i consumi di
acqua per tonnellata di prodotto finito si sono ridotti del 24%
(il 6% rispetto al 2022).
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