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Oltre 50 capolavori di Monet in mostra a Padova

Oltre 50 capolavori di Monet in mostra a Padova

Dal 9 marzo per i 150 anni della nascita dell'Impressionismo

PADOVA, 15 febbraio 2024, 19:19

Redazione ANSA

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'Ninfee', 'Glicini', 'Ritratto di Michel Monet con berretto a pompon', 'Il treno nella neve. La locomotiva' sono alcuni dei capolavori di Claude Monet, padre dell'Impressionismo, in mostra dal 9 marzo al 14 luglio al Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova. Per celebrare i 150 anni della nascita dell'Impressionismo, la corrente artistica più amata dal grande pubblico, e omaggiare il suo fondatore, Claude Monet, Padova e Arthemisia presentano l'esposizione 'Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi', che raccoglie oltre 50 capolavori, eccezionalmente prestati dal museo parigino che custodisce la più grande e importante collezione di dipinti dell'artista francese, frutto della generosa donazione fatta dal figlio Michel nel 1966. In mostra nelle splendide sale del Centro padovano tanti contenuti, video, testimonianze, atmosfere magiche e le tele più famose, quelle a cui l'artista teneva maggiormente e che ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte. E così la mostra, curata da Sylvie Carlier, Marianne Mathieu e Aurélie Gavoille, si trasforma in un viaggio nel mondo più intimo di Monet, nella sua casa, nei suoi sentimenti, nella sua anima. Le opere esposte sono suddivise in 6 diverse sezioni; la prima - 'Le origini del Musée Marmottan Monet: dall'impero all'impressionismo - riguarda la nascita del museo parigino depositario della prima collezione al mondo di opere di Monet grazie al lascito del figlio più giovane, Michel Monet, che oltre al busto di Monet di Paulin aggiunse alle collezioni un centinaio di dipinti del padre, dagli esordi fino all'ultimo periodo. Quaranta di loro costituiscono il nucleo della mostra di Padova. La seconda sezione - 'La luce impressionista' - illustra il momento in cui Monet si dedicò a catturare le variazioni luminose e le impressioni cromatiche dei luoghi che guardava attraverso la luce. 'Il Plein Air' è il titolo della terza sezione che mostra come, costretto a spostarsi con il materiale, l'artista sceglieva tele di piccolo formato facili da trasportare. Doveva anche dipingere velocemente, per catturare ciò che vedeva all'istante. E' il periodo dei paesaggi marini e delle scene di vita familiare, come il ritratto abbozzato della moglie Camille. La quarta sezione - 'Il giardino di Monet a Giverny. Oltre l'impressionismo' - riguarda il 1883, anno in cui il pittore si stabilì a Giverny, dove affinò la sua visione e lo studio della natura dipingendo ogni aspetto delle piante e dei fiori che lo circondavano. Le 'Grandi decorazioni' è il titolo della quinta sezione, dal 1914 fino alla sua morte nel 1926, quando Monet raffigurò il suo giardino acquatico a Giverny in 125 pannelli di grande formato, eliminando prospettiva e spazio e immergendo lo spettatore in una distesa d'acqua trasformata in uno specchio. L'ultima sezione - 'L'astrazione in questione' - racconta del problema di vista di Monet che alterava la sua percezione dei colori. In questo periodo la tavolozza si riduce e la pittura forma diventa indecifrabile. Sono i dipinti da cavalletto, senza precedenti nella carriera di Monet, che hanno lasciato un segno profondo nei pittori astratti della seconda metà del XX secolo.
   

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