Il Natale a Orvieto è
nelle luci del grande albero accanto al duomo, ma anche nei
videomapping che accendono le facciate dei palazzi storici e i
tetti del quartiere medievale. Poi c'è il pozzo di San Patrizio,
che per l'occasione è stato addobbato all'interno con una
cascata luminosa che illumina la famosa opera ingegneristica. A
dominare la città è la torre del Moro con il suo grande orologio
che scandisce la vita degli orvietani e dei turisti provenienti
da tutto il mondo. Orologio che alla vista si fa largo tra le
luminarie e diventa parte attiva del clima natalizio che si
respira in città. Il tutto in attesa della trentesima edizione
di Umbria jazz winter che dal 28 dicembre, fino al primo gennaio
2024, porterà musica e spettacoli per le vie, le piazze e nelle
tradizionali location della Rupe.
"Anche quest'anno festeggeremo il Capodanno in piazza Duomo
con Umbria Jazz e la musica dei Funkoff sul sagrato della
cattedrale. Quello del 2022 fu un grande spettacolo che
riproporremo per salutare al meglio l'arrivo dell'anno che
verrà", dice all'ANSA la sindaca Roberta Tardani. "Nel Ponte
dell'Immacolata - aggiunge - la città si è riempita di turisti
ed è stata tra le mete più visitate dell'Umbria, un ottimo
preludio a quello che sarà il grande evento di fine anno. Ma
Orvieto è ormai diventata una città da visitare sempre. Il
lavoro improntato in questi ultimi quattro anni, anche nel
periodo più buio della pandemia, è stato proprio quello di
riportare un flusso significativo di turisti a visitare i nostri
capolavori di arte, storia e paesaggio, e credo che sia stata
una sfida vinta, ma anche quello di far scoprire la bellezza e
l'autenticità di una città viva e dall'alta qualità di vita dove
poter venire a vivere per sempre".
"Gli addobbi natalizi rendono ancora più speciali gli angoli
caratteristici della città e vogliono essere un ulteriore
stimolo a vivere Orvieto con il giusto calore natalizio",
conclude Tardani.
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