Un nuovo allestimento del
Ripostiglio di San Francesco, il più importante deposito
dell'Età del Ferro in Italia, è visitabile al Museo Civico
Archeologico di Bologna dove dall'11 febbraio al 6 aprile il
ciclo di conferenze, visite guidate e laboratori per bambine e
bambini, "Il dolio delle meraviglie", ne racconterà lo
straordinario valore, "importante per la storia di Bologna, a
partire proprio da quella archeologica", ha spiegato Eva Degli
Innocenti, direttrice del settore musei civici del capoluogo
emiliano.
La scoperta del Ripostiglio di San Francesco avvenne nel 1877
da parte dell'archeologo Antonio Zannoni nell'attuale Basilica
di San Francesco a Bologna, un massiccio vaso di terracotta,
"dolio", contenente 14.841 oggetti metallici (circa 14
quintali), tutti rigorosamente catalogati, sia di produzione
locale che di altre provenienze, per un periodo che va dalla
fine dell'Età del Bronzo agli inizi del VII secolo a.C., data in
cui avvenne la deposizione del grande vaso e l'accurata
sistemazione del suo contenuto.
Oltre al numero, eccezionale risulta la varietà dei pezzi
presenti: armi, oggetti di ornamento, utensili e attrezzi si
affiancano a frammenti di vasellame, lamine ritagliate,
verghette, pani metallici di varie dimensioni, scarti di fusione
e scorie. "Materiale proveniente dal deposito di una fonderia -
ha aggiunto Paola Giovetti, direttrice dell'Archeologico - Per
ragioni di spazio, saranno esposti solo 3.500 pezzi suddivisi
per tipologia e per serie in maniera da renderli gradevoli e
comprensibili a tutto il pubblico". Per agevolare la fruizione,
è stato effettuato un intervento di riqualificazione
dell'impianto illuminotecnico ed espositivo della Sala Xb del
Museo con il recupero delle vetrine ottocentesche.
Il nuovo allestimento è stato realizzato anche grazie al
contributo della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Luigi
Rovati di Milano e della Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna.
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