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Un orso bianco che dorme sul ghiaccio icona del clima che cambia

Un orso bianco che dorme sul ghiaccio icona del clima che cambia

La foto vince il Wildlife Photographer of the Year, 4 le finaliste

08 febbraio 2024, 16:51

di Enrica Battifoglia

ANSACheck

Letto di ghiaccio (fonte: ©Nima Sarikhani, Wildlife Photographer of the Year) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Letto di ghiaccio (fonte: ©Nima Sarikhani, Wildlife Photographer of the Year) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Letto di ghiaccio (fonte: ©Nima Sarikhani, Wildlife Photographer of the Year) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ritrae un orso bianco addormentato si un letto scavato in un piccolo icerberg alla deriva, la foto che promette di diventare un'icona della trasformazione dell'Artico: è la vincitrice del Wildlife Photographer of the Year People's Choice Award, il concorso internazionale che dal 1965 è promosso dal Bbc Wildlife Magazine e al quale dal 1984 si è unito il Museo di Storia Naturale di Londra. Qui queste foto saranno esposte fino al 30 giugno. Alcune foto del concorso, più quelle dell'edizione 2023 sono esposte attualmente in Italia, in Valle d'Aosta presso Forte di Bard, dove resteranno fino al 2  giugno 2024.

Una tartaruga che gioca con un insetto e due leonesse che coccolano un cucciolo sono tra le quattro foto finaliste, insieme a un uccello con le ali spiegate disegnato da uno stormo nel cielo di Roma e a una spettacolare aurora polare che illumina delle meduse.

Le cinque foto sono state selezionate da una rosa di 25, delle oltre 75mila che hanno partecipato al concorso da tutto il mondo.

E' intitolata "Letto di ghiaccio", la foto dell'orso bianco addormentato ed è stata scattata nell'arcipelago norvegese delle Svalbard da Nima Sarikhani. "E' un'immagine che ci permette di vedere la bellezza e la fragilità del nostro pianeta", osserva il direttore del Museo, Douglas Gurr. "E' un'immagine provocatoria, che ricorda il legame fra un animale e il suo habitat" e che nello stesso tempo rappresenta, aggiunge, "i pericolosi impatti del riscaldamento globale della perdita di habitat".

Si intitola "La tartaruga felice", la prima delle quattro foto finaliste, scattata Tzahi Finkelstein in Israele e che immortala una tartaruga che sembra sorridere e giocare con la libellula che si è posata sul suo becco.

Il "Mormorio degli storni" è la foto scattata a Roma e nella quale Daniel Dencescu, è riuscito a catturare il momento in cui un volo di storni assume l'aspetto di un grande uccello. 'Mormorio' è il termine che comunemente indica il rumore dei richiami degli uccelli nello stormo.

Mark Boyd ha intitolato "Genitorialità condivisa" la foto scattata in Kenya, nella quale due leonesse si prendono cura di un cucciolo, al mattino presto.

La quarta finalista è "Meduse dell'aurora", nella quale Audun Rikardsen ha immortalato, in un fiordo norvegese, due meduse quadrifoglio illuminate dai riflessi di una spettacolare aurora boreale. Accade spesso che queste meduse di riuniscano a centinaia, attratte dalla luce delle aurore.

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