Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gengive degli adolescenti più a rischio per sovrappeso e ormoni

Gengive degli adolescenti più a rischio per sovrappeso e ormoni

Trombelli (Sidp), gengiviti più frequenti tra 10 e 14 anni

ROMA, 07 giugno 2023, 14:24

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gengive arrossate e doloranti non sono solo un problema degli adulti. Anche i bambini, e ancor più spesso i ragazzi nella preadolescenza, possono soffrire di gengivite, infiammazione che, se diventa grave e cronica, può portare alla perdita precoce dei denti. "In particolare, nei teenager, rispetto ai bambini, si osserva un incremento dei casi di gengivite spiegabile in parte con il sovrappeso, in parte per via dei cambiamenti ormonali della preadolescenza", spiega Leonardo Trombelli, direttore dell'Unità Operativa Universitaria di Odontoiatria della Ausl di Ferrara.
    Studi scientifici concordano nel mostrare una tendenza all'aumento della gengivite nel periodo della pubertà: questo è dovuto al cambiamento di stili di vita, in particolare a una minor attenzione alla pulizia dei denti, in parte anche perché i genitori iniziano ad avere meno possibilità di intervento. "A questo - precisa Trombelli - si aggiunge il fattore ormonale: la pubertà comporta una variazione nei livelli di estrogeni che hanno un impatto sia sul modo in cui la gengiva risponde ai batteri, aumentando la risposta infiammatoria anche a una esposizione minima alla placca batterica. Placca che a causa della diversa condizione ormonale muta anche la sua composizione".
    La parodontite nei preadolescenti "può esser collegata ad alcune malattie genetiche o alla presenza di un batterio (Aggregatibacter actinomycetemcomitans) che causa forme aggressive di malattia in adolescenti originari del Nord e West Africa", prosegue Trombelli, coordinatore scientifico del progetto. Tra i fattori di rischio "c'è poi il fumo di sigaretta, alla cui abitudine molti giovanissimi si avvicinano già intorno ai 12 o 13 anni. E ci sono anche quelli di tipo socio-economico, perché la minor cura del cavo orale è associata a minori possibilità finanziarie e limitato accesso alle cure".
    Proprio per aiutare i giovanissimi in condizioni di disagio economico a prevenire problemi a denti e gengive è partito, a fine 2022, il progetto pilota del Polo Odontoiatrico della Casa della Salute di Ferrara per la valutazione del rischio per carie e parodontite nei minori. Il programma di prevenzione è rivolto a bambini tra 4 e 14 anni che vengono istruiti su come prevenire carie e malattie gengivali. "Abbiamo visitato ad oggi circa 500 bambini e pre-adolescenti. Abbiamo trovato - spiega Giulia Montemezzo, docente di Igiene Dentale dell'Università di Ferrara - un livello non ottimale del controllo di placca che si è tradotto in una presenza di gengivite nel 40% dei pazienti. Ma il problema è meno frequente da 4 a 9 anni (26%) rispetto alla fascia 10-14 anni (50%). I dati mostrano poi che la salute gengivale è più frequente nei minori sottopeso (77%) rispetto a quelli sovrappeso (54%)".
    Il progetto fa parte del Piano di Prevenzione dell'Emilia Romagna e coinvolge, oltre a odontoiatri e igienisti dentali, anche medici nutrizionisti e dietisti. "Tutti i pazienti - spiega Cristina Saletti, direttrice della Struttura di Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Ferrara - ricevono una strategia di intervento su misura, nonché counseling nutrizionale mirato, per individuare la condizione di sovrappeso o obesità e dare consigli su come correggerla e prevenirla".
    "Abbiamo avuto - conclude Trombelli, esperto della Società Italiana di parodontolgia e implantologia (Sidp) - una risposta straordinaria dalle famiglie, a cui stiamo trasferendo la regola d'oro: l'intervento precoce sulla gengivite è la migliore prevenzione per la parodontite. Inoltre, individuando il rischio nel bambino spesso riusciamo anche a suscitare consapevolezza del potenziale problema nel genitore".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza