Ines Cainer è una 84enne
argentina, da tempo cittadina italiana e orgogliosamente
palermitana. Scrive libri sul Sudamerica (e non solo): ha
percorso tutto il continente per raccontarlo. In Italia è
arrivata negli anni Ottanta, mentre il suo Paese viveva ancora
la ferita aperta dei desaparecidos. Ines si è vaccinata contro
il Coronavirus alla Fiera del Mediterraneo; grazie a lei hanno
potuto immunizzarsi anche Cristina Palazzolo e Simin Ighani, di
27 e 39 anni. Simin lavora in banca e ha origini persiane: molti
anni fa il padre si è trasferito a Palermo, innamorato di una
città diventata la sua e della sua famiglia. Un vaccino per tre
continenti - America, Europa e Asia - in un hub dal nome
simbolico come la Fiera del Mediterraneo, mare che unisce,
crocevia di culture. A renderlo possibile è stata l'iniziativa
della Regione Siciliana "Proteggi te e i nonni". L'idea è
spingere over 80 e over 18 insieme verso l'obiettivo di
proteggersi. Insieme.
Si può partecipare fino al 23 maggio. Basta aver compiuto 18
anni, accompagnare un ultraottantenne a vaccinarsi (anche se non
si è legati da vincoli di sangue) e aderire alla
somministrazione di un siero a vettore adenovirale, il monodose
Johnson & Johnson o Vaxzevria, nuovo nome del vaccino
AstraZeneca. Gli anziani riceveranno invece la dose di un
vaccino a mRna, Pfizer o Moderna. Gli accompagnatori over 18
possono essere anche più di uno e non serve prenotazione.
Un'opportunità importante, specie per i più giovani, per
vaccinarsi in tempi brevi: per il commissario Covid di Palermo
Renato Costa l'esperienza è da ripetere.
Cristina ha conosciuto Ines tramite un amico in comune;
sapendo dell'iniziativa regionale, non ci ha pensato un attimo a
contattarla e a coinvolgere la collega e amica Simin che, da
trentanovenne, non rientrava per un soffio nel target della
campagna vaccinale. Così ha approfittato di "Proteggi te e i
nonni": "Credo nella scienza e nell'importanza del vaccino -
afferma Simin -. È l'unico modo per uscirne presto e tornare
alle nostre vite". Anche Ines adesso è vaccinata e felice:
"Abbiamo fatto qualcosa di importante per noi stesse e per
l'umanità oggi. L'organizzazione è stata impeccabile, da grande
città quale è Palermo, troppo spesso criticata".
"Ci stiamo salvando la vita a vicenda - dice Cristina, un amore
incondizionato per il sindacato e la politica, laureata in
Commercio internazionale e financial advisor junior presso un
noto istituto di credito -. Essendo troppo giovane non avrei
potuto vaccinarmi e quello di oggi per me è stato un grande
regalo: ad agosto mi sposo. Avevo paura di non riuscire a
immunizzarmi in tempo per il mio matrimonio. Il vaccino, poi, mi
ha dato modo di conoscere Ines, una nuova amica speciale: in lei
vedo la me del futuro".
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