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Diabete in gravidanza identificabile già nei primi 3 mesi

Diabete in gravidanza identificabile già nei primi 3 mesi

Quando il cambio di stili vita è più efficace a ridurre rischio

ROMA, 19 dicembre 2018, 09:41

Redazione ANSA

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Studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature - RIPRODUZIONE RISERVATA

Studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature - RIPRODUZIONE RISERVATA
Studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non c'è bisogno di attendere fino al secondo trimestre di gravidanza per indagare se la mamma svilupperà diabete gestazionale. A suggerire che la valutazione dei livelli di emoglobina glicata può essere anticipata al primo trimestre è uno studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature. Il diabete gestazionale è una complicanza comune durante la dolce attesa. Per la madre, comporta un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari nel corso della vita; ma anche parto anticipato, taglio cesareo e maggiori complicanze per il piccolo. A meno che non siano obese, attualmente le donne vengono sottoposte a screening per il diabete gestazionale tra la 24ma e la 28ma settimana di gravidanza. I ricercatori della Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (facente capo al National Institutes of Health degli Stati Uniti) hanno utilizzato il test per l'emoglobina glicata in 2800 donne a basso rischio di malattia in quattro periodi della gravidanza: precoce (settimane 8-13), medio (16-29) e tardo (34-37). Del totale, 107 donne hanno sviluppato il diabete gestazionale e i loro dati sono stati comparati con quelli di donne che non si sono ammalate. Ne è emerso che nel primo trimestre ogni aumento dello 0,1% dei valori di emoglobina glicata era associato a un aumento del rischio di diabete gestazionale del 22%. "I risultati - spiega l'autrice senior Cuilin Zhang - suggeriscono che fare l'esame nel primo trimestre potrebbe aiutare a identificare precocemente le donne che svilupperanno diabete in gravidanza. Questo consentirebbe di introdurre cambiamenti dello stile di vita, come dieta ed esercizio fisico, nel momento in cui sono più efficaci nel ridurre il rischio".
   
   

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