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Con drink gelati e aria condizionata, le congestioni sono più frequenti in estate

Con drink gelati e aria condizionata, le congestioni sono più frequenti in estate

Dai drink e all'aria condizionata, stress e dimagrimento

ROMA, 30 maggio 2023, 14:06

Redazione ANSA

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Dieci fake sulla salute digestiva in occasione della giornata mondiale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dieci fake sulla salute digestiva in occasione della giornata mondiale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dieci fake sulla salute digestiva in occasione della giornata mondiale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pallore e tremore improvviso, sudorazione fredda, spossatezza, seguiti da forte dolore all'addome, nausea e vomito. Sono i sintomi di una congestione, ovvero un blocco digestivo dovuto ad un veloce e intenso sbalzo termico. "E' vero che questa condizione si verifica più frequentemente in estate, per via degli sbalzi caldo-freddo e che può comportare conseguenze anche molto gravi". A far chiarezza è Ivo Boskoski, dirigente medico Gastroenterologo presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, che aggiunge: "la congestione determina uno squilibrio nella circolazione del sangue e le cause possono essere varie, ad esempio bere bevande ghiacciate quando l'organismo è accaldato, fare un bagno in mare o in piscina durante la digestione di un pasto abbondante, passare velocemente da un ambiente caldo a uno in cui è accesa l'aria condizionata".

Per la Giornata mondiale della Salute Digestiva, Boskoski, presente sulla piattaforma di sanità digitale Doctolib, fa chiarezza anche su altri 9 miti e bufale sulla salute del nostro 'secondo cervello'.

E' vero, ad esempio, che lo stress può influire negativamente sulla digestione anche perché il nostro intestino ospita circa 500 milioni di neuroni e alcuni batteri intestinali sarebbero collegati alle regioni cerebrali responsabili dell'umore e del comportamento.

E' vero anche che l'intestino è uno dei principali responsabili del sistema immunitario: vi si trova l'80% delle cellule immunitarie e spesso la gravità dei sintomi con i quali i virus attaccano può dipendere proprio dalle condizioni di disequilibrio del microbiota intestinale, ovvero l'insieme di batteri che lo popolano.

E' vero che un eccessivo dimagrimento può dipendere da un'intolleranza alimentare che rende gli enzimi intestinali meno in grado assumere importanti nutrienti.

Mentre è sbagliato attribuire alla celiachia eventuali problemi digestivi dopo aver mangiato pizza o pasta, perché in molti casi si può essere solo sensibilità al glutine: in questo caso i disturbi scompaiono quando si esclude dal proprio regime alimentare mentre la celiachia è una malattia cronica autoimmune che richiede precisi esami perla diagnosi. 

E' falso che, in caso di gonfiore addominale, sia meglio saltare il pranzo: va innanzitutto individuata la causa e poi stabilito un regime alimentare concordato con un gastroenterologo o un nutrizionista.Può essere utile, in presenza di gonfiore addominale, limitare o eliminare del tutto l'assunzione di carboidrati semplici e di bilanciare l'assunzione di alcuni tipi di frutta e verdura.

E' falso che se si va due volte in bagno si soffra di diarrea, secondo le linee guida infatti si parla di questo disturbo nel caso in cui sia necessariofarlo 3 o 4 volte al giorno e bisogna prestare particolare attenzione se questo accade di notte.

Allo stesso modo, non andare tutti i giorni al bagno non significa soffrire di stitichezza: secondo le linee guida ministeriali si può definire tale se ci si va meno di 3 volte a settimana.

Uno dei più comuni problemi nella popolazione sono reflusso e gastrite, ma diversamente da quanto molti pensano, la causa non è solo in ciò che mangiamo. A giocare un ruolo importante in molti casi, infatti, oltre allo stress concorre l’assunzione di farmaci infiammatori non steroidei (o fans) che possono portare ad alterazioni della mucosa gastrica. Talvolta all’origine di una gastrite può esserci anche un’infezione batterica.

Infine è senza dubbio vero che lo zucchero sia uno dei principali nemici della salute in adulti e bambini, tuttavia scoprirne la presenza nei cibi ultra-elaborati non è un compito semplice poiché questi alimenti contengono spesso zucchero nascosto. Il suggerimento, quindi, è quello di fare molta attenzione alle etichette sugli alimenti e alla quantità di zucchero aggiunto, quando è indicato.

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