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Layan Damanhouri ora rappresenta Arabia Saudita nel Wwcoty

Layan Damanhouri ora rappresenta Arabia Saudita nel Wwcoty

Giornalista di Al-Bilad entra nel Women's World Car of the Year

ROMA, 09 giugno 2023, 11:45

Redazione ANSA

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Layan Damanhouri ora rappresenta Arabia Saudita nel Wwcoty © ANSA/Wwcoty

Layan Damanhouri ora rappresenta Arabia Saudita nel Wwcoty © ANSA/Wwcoty
Layan Damanhouri ora rappresenta Arabia Saudita nel Wwcoty © ANSA/Wwcoty

Layan Damanhouri, giornalista specializzata in industria e motori del quotidiano saudita Al-Bilad, si è unita alla giuria internazionale del Women's World Car of the Year, l'unico premio automobilistico al mondo che viene attribuito esclusivamente da donne giornaliste.
    Con la nomina di Layan Damanhouri, il Wwcoty conta su 66 giurati provenienti da 48 Paesi e vede ora l'ingresso dell'importante mercato saudita, il 13mo importatore di auto al mondo.
    L'ingresso della Damanhouri è particolarmente importante perché nel suo Paese è stata tra le prime giornaliste a coprire - anche con test drive - il tema dell'industria automobilistica in Arabia Saudita riferendo sulle recenti riforme e progressi che promuovono le donne in vari settori e garantiscono pari opportunità in Arabia Saudita.
    La sua nomina nella giuria del Women's World Car of the Year evidenzia il nuovo ruolo che le donne hanno iniziato a svolgere in questo Paese arabo, in particolare nel settori dello sport, della comunicazione e dello spettacolo.
    Dall'introduzione dei piani della Vision 2030, l'Arabia Saudita ha investito molto nell'attrarre eventi sportivi e automobilistici di alto profilo ospitando per la prima volta nella sua storia mega eventi globali, come il Rally Dakar, la Formula 1 e altri. Il Regno ha anche firmato accordi per ospitare la MotoGP, la Formula E e un round del World Rally Championship.
    Anche l'Arabia Saudita - si legge nella nota del Wwcoty - si muove verso la creazione di una industria automobilistica locale. Il Centro nazionale per lo sviluppo industriale (Nidc) mira ad attrarre almeno 3-4 Case produttrici con l'obiettivo di fabbricare 300mila veicoli all'anno con il 40% di contenuto locale entro il 2030. Allo scopo Nidc fornisce incentivi per consentire l'industrializzazione attraverso prestiti, incentivi fiscali ed esenzioni tariffarie.

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