Anche a dicembre il mercato dei
veicoli industriali conferma la crescita a doppia cifra rispetto
allo scorso anno, con 2.596 unità immatricolate (+14,8%).
L'aumento delle immatricolazioni è trainato dalla fascia di
veicoli pesanti di massa uguale o superiore alle 16 t, che
cresce di quasi 500 veicoli rispetto allo scorso anno (+26,7%).
Crolla, invece, il comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 t, a
-46,3% sul 2021, e chiude in negativo anche la fascia di peso
medio-leggera sotto le 16 t (-18,7%). I dodici mesi del 2022
restituiscono così un dato consolidato del +1,4% (+17,6% per la
fascia leggera, -17,8% del comparto medio-pesante, +4,1% per i
veicoli pesanti), con circa 350 unità in più rispetto al 2021
(25.600 immatricolazioni). "I dati di fine anno confermano un
andamento di mercato sostanzialmente in linea con il 2021,
merito soprattutto del comparto dei veicoli pesanti che, grazie
alle immatricolazioni dell'ultimo trimestre, ha consentito di
archiviare l'anno con un segno positivo", commenta Paolo A.
Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali
dell'Unrae. "Il 2022 è stato contraddistinto da una marcata
volatilità - spiega - causata non solo dalla carenza di
componentistica e dal suo costo di acquisto, ma anche dal
contesto geopolitico che ha determinato una discontinuità di
forniture al mercato, così come un allungamento dei tempi di
consegna. Accogliamo positivamente l'intervento emergenziale del
Governo in Legge di Bilancio per fronteggiare l'aumento del
costo del carburante per l'autotrasporto. Riteniamo, però, che
questa misura vada accompagnata da un Fondo ad hoc per sostenere
in maniera strutturale il rinnovo del parco circolante, uno dei
più vetusti d'Europa, con un'età media di oltre 14 anni".
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